Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo articolo di commento alle recenti votazioni.
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VOTO DEL 27 SETTEMBRE, HA PERSO TUTTA LA POLITICA (titolo originale)
I risultati del voto dello scorso 27 settembre sembra abbiano spostato alcuni equilibri dalla destra alla sinistra, in quanto 4 temi su 5 sono stati vinti da quest’ultima, incluso quello più importante e con larga maggioranza. Ma, per mio personale parere, ritengo che tutta la politica abbia perso, ha perso perché tutti gli argomenti sono stati giocati su campagne informative fatte usando la leva del terrore, dell’incertezza futura, della mala informazione e delle cose non dette, senza poi parlare degli attacchi personali da entrambe le parti, mentre pochi argomenti sono stati giocati indicando fattori positivi, puntualizzando i benefici di una scelta piuttosto che l’altra, e non si è mai parlato di eventuali soluzioni condivise che possano mettere d’accordo tutti, solo gli “sconfitti”, a voto terminato, parlano poi di trovare soluzioni condivise.
Nella mia esperienza nella vendita e nel marketing (25 anni) ho sempre cercato di vendere il mio prodotto e convincere il cliente sulle qualità di quello che gli offrivo, e non sui punti negativi della concorrenza, mi sono sempre informato sulla concorrenza, paragonando i punti forti del mio prodotto con i loro, analizzando bene i fattori positivi della concorrenza per poi basare la trattativa evitando di menzionarli mostrandogli solo i benefici di quello che offrivo. Quando vado ad acquistare un prodotto voglio essere informato sulle ragioni del perché un prodotto è meglio di un altro e non perché A è peggio di B, cos’è la politica se non un fattore di vendita e marketing?
La politica dovrebbe cambiare completamente il modo di porsi, il modo di fare campagna elettorale, usando più positività e meno negativismo e terrore informativo. Se si basa una campagna elettorale o per una votazione parlando solo di quanto sono “brutti e cattivi i nemici”, il messaggio non passa, passa solo che io parlo e attacco il mio oppositore, il dibattito tra Trump e Biden è un esempio, solo attacchi e niente di propositivo. La politica dovrebbe riunire le proposte migliori e non affossarle solo perché arrivano dalle fazioni opposte, per antipatie o solo perché vanno contro gli interessi personali, il popolo vota e affida nelle mani dei politici eletti il proprio futuro, il futuro dei suoi figli e il futuro della propria Patria ma purtroppo sono sempre gli interessi personali o di partito a vincere, i soldi e la fama, e in casa nostra il caos della magistratura Ticinese ne è un classico esempio, dove la politica vuole “piazzare i suoi”, in molti casi, qualcosa non funziona, sia a livello di competenze che di gestione, le dichiarazioni di Michele Foletti sono chiare e senza fraintendimenti, “ti do il posto e paghi l’obolo”. Attualmente con il caso permessi, la bocciatura di una CPI per gli atti di abusi in seno al Cantone, il caos magistratura siamo al punto più basso di credibilità della politica Cantonale.
Serve una politica più equa ed etica e molto più lungimirante, purtroppo la politica attuale, quando non sa cosa fare, non decide e manca di coraggio ed inventiva, tassa invece che incentivare, taglia invece che investire e non ascolta, non vive le problematiche dei ceti medio bassi, forse servono meno politici e piu cittadini che facciano politica, serve una politica attenta, che osservi, ascolti, decida e che sappia andare oltre i 4 anni di mandato, che non ti sorrida o stia tra la gente solo per i 2 mesi che precedono le elezioni. Essere eletti è un privilegio, un onore e non un onere, la politica attuale è cieca e sorda e la gente comune è stanca.
Massimo Bartolini
Candidato MTL Movimento Ticino&Lavoro per le elezioni comunali 2021