Per scongiurare le intimidazioni pericolose, lo Stato ebraico potrebbe aver ucciso uno dei migliori scienziati iraniani, Mohsen Fakhrizadeh, padre del programma militare AMAD per le armi nucleari della Repubblica islamica. Il suo assassinio potrebbe avere ripercussioni sul tentativo dell’amministrazione Biden di salvare l’accordo inteso a limitare quel programma e ripristinare le politiche statunitensi nei confronti dell’Iran dopo la massima pressione esercitata da Trump, quando nel 2018 uscì unilateralmente dal patto.
Rendere più difficile salvare l’accordo, appare la ragione più credibile per capire l’attacco terroristico che ha inferto un duro colpo psicologico all’Iran. Il 59enne Fakhrizadeh, professore di fisica all’Università Imam Hussein di Teheran e generale di brigata dell’élite del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche, è stato assassinato a colpi di arma da fuoco venerdì pomeriggio mentre era in viaggio con la sua auto sull’autostrada nei pressi di Absard, un villaggio della contea di Damavand a 70 km a est di Teheran.
Era ricercato da molti anni dal Mossad ed è per questo che Israele è ritenuto dagli iraniani il principale sospettato dell’assassinio, come lo è da lungo tempo per aver ucciso diversi scienziati nucleari conosciuti in Iran come “martiri nucleari”. Un decennio fa, cinque scienziati legati al programma nucleare iraniano, furono assassinati dall’intelligence israeliana.
Se davvero gli israeliani sono dietro all’uccisione di Fakhrizadeh, il Mossad aveva pochi giorni ancora per portarlo a termine considerato il via libera di un presidente americano che avrebbe dato la sua approvazione se non perfino assistenza. Trump, infatti, sta chiedendo opzioni militari in Iran dall’indomani della sua sconfitta elettorale.
Il leader supremo iraniano, l’ayatollah Ali Khamenei, ha minacciato ritorsioni e ha chiesto una punizione “definitiva” di coloro che sono dietro questo assassinio. Il presidente iraniano Hassan Rouhani, ha apertamente incolpato Israele, ribadendo che il programma nucleare iraniano continuerà. “L’assassinio del martire Fakhrizadeh mostra la disperazione dei nostri nemici e la profondità del loro odio”, ha detto Rouhani. Un alto generale delle Guardie rivoluzionarie islamiche, Mohsen Rezaei, ha dichiarato che la sicurezza nazionale dell’Iran dovrebbe essere preservata e ha chiesto al presidente Rouhani di mettere in guardia la comunità internazionale sul ripetersi di atti terroristici come quello dell’assassinio di Fakhrizadeh. Il portavoce del governo iraniano, Ali Rabiei, ha chiesto una risposta schiacciante per garantire gli interessi e la dignità nazionale.
Questo omicidio rischia di aumentare ulteriormente le tensioni in tutto il Medio Oriente, proprio quasi un anno dopo che Iran e Stati Uniti sono stati sull’orlo di una guerra con l’avvenuta uccisione del generale Soleimani a Baghdad. E offusca i futuri sforzi di Biden per rivedere di limitare l’arricchimento di uranio in cambio della revoca delle sanzioni economiche. “Negli ultimi giorni di vita politica del loro alleato, i sionisti cercano di intensificare la pressione sull’Iran affinché intraprenda una guerra in piena regola”, ha detto il consigliere del leader supremo dell’Iran Hossein Dehghan, riferendosi agli ultimi giorni in carica di Trump.
Il Pentagono ha annunciato nel frattempo di aver già riportato la portaerei USS Nimitz in Medio Oriente, affermando che è prudente avere ulteriori capacità difensive nella regione dopo il ritiro delle forze statunitensi in Afghanistan e in Iraq. L’uccisione di Fakhrizadeh fa temere che il presidente uscente Trump sia determinato a intraprendere ulteriori azioni insieme con gli alleati israeliani e sauditi. L’incontro segreto avvenuto in Arabia Saudita quattro giorni fa tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman e il segretario di Stato Mike Pompeo, suggerisce che i tre possono aver discusso e accettato di intensificare gli sforzi per indebolire il regime di Teheran. Qualsiasi ritorsione iraniana potrebbe essere utilizzata per giustificare un attacco ai suoi impianti nucleari prima che Trump lasci l’incarico il 20 gennaio prossimo.
Nei prossimi giorni, le azioni dell’Iran determineranno il destino del patto nucleare. Anche se questo assassinio è un duro colpo, gli iraniani hanno bisogno di quell’accordo per ricevere un aiuto economico più di quanto sia necessario scatenare e iniziare un conflitto militare per la perdita di Fakhrizadeh.