COVID-19: subito misure commisurate alla gravità della situazione! (titolo originale)

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Riceviamo e pubblichiamo questo testo, che ha il pregio di essere molto esplicito, illustrando perfettamente la posizione (e l’indignazione) dei Verdi. La soluzione? chiudere tutto e distribuire a pioggia i fantastiliardi. 

Il senso del discorso è sempre le stesso: i Padroni, adoratori del Dio denaro, non vogliono chiudere (e il governo obbedisce). Si potrebbe far notare ai Verdi, all’Estrema sinistra e ai Socialisti che, se le imprese fallissero, decine di migliaia (almeno) di lavoratori perderebbero il posto di lavoro. Ma forse questo fatto è secondario.

Il testo non impegna la redazione.

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immagine Pixabay

I Verdi del Ticino sono indignati dall’atteggiamento superficiale del Consiglio di Stato in questo momento di urgente necessità d’intervento per arginare la crisi sanitaria. Avremmo bisogno di un governo deciso e forte e invece assistiamo alla messa in scena di un balletto di titubanza e servilismo nei confronti di una frangia dell’economia. Il Ticino è il peggiore tra i peggiori e il prezzo da pagare è in sofferenza e vite umane.

Le risposte del Consiglio di Stato alla consultazione federale apparse oggi sulla stampa ticinese lasciano i Verdi del Ticino di stucco. Richieste alla Confederazione assurde e scuse drammaticamente puerili. L’emergenza sanitaria sta portando il sistema sanitario sull’orlo del collasso e il numero di vittime è inaccettabile. I numeri e le statistiche parlano chiaro: siamo i peggiori in Svizzera e di molte altre realtà a livello mondiale. Eppure si discute di controlli alle frontiere.

Il Canton Ticino, nonostante i molteplici appelli della comunità scientifica e ospedaliera, nonostante la richiesta di una struttura sanitaria di far lavorare il personale di cure intense sebbene malato (!), continua a voler scaricare la responsabilità delle decisioni sulla Confederazione così che sia lei poi a doversi accollare i costi degli aiuti alle famiglie in difficoltà. I calcoli finanziari vengono anteposti alla salute pubblica con un cinismo che fa accapponare la pelle.

foto Ticinolive

Sembrerebbe che Consiglio di Stato in questa seconda ondata stia cercando goffamente di salvare l’economia ticinese. Eppure la profonda incertezza a cui questa è sottoposta non le giova sicuramente. Ristoratori e commercianti costretti a tenere aperti ma senza sicurezza alcuna. Una scelta di campo a favore della protezione della salute delle cittadine e dei cittadini non potrebbe che giovare anche alle casse dei piccoli imprenditori che oggi soffrono l’assenza di una strategia chiara.

I Verdi del Ticino hanno sollecitato il Consiglio di Stato con una lettera aperta lo scorso venerdì (11.12.2020, http://www.verditicino.ch/news/2020/12/11/in-ticino-cadono-a-picco-la-speranza-di-vita-e-leconomia-chi-salviamo) nella quale si chiedono e propongono misure più drastiche per finalmente ridurre i contagi, fermare i decessi e dare un sollievo al sistema sanitario. Purtroppo il Consiglio di Stato non ne ha ancora dato seguito. Inoltre nella seduta di Gran Consiglio (lunedì 14.12.2020) hanno proposto una discussione plenaria che mettesse in discussione la scellerata strategia messa in atto dall’esecutivo. Vani i tentativi di far tornare il Consiglio di Stato alla ragione.

I Verdi del Ticino chiedono urgentemente che il Consiglio di Stato smetta di minimizzare la situazione e si faccia carico della responsabilità a cui deve fare fronte: entro sabato devono essere prese decisioni forti per ulteriori limitazioni, in particolare la chiusura di bar e ristoranti come pure dei negozi che non vendono beni di prima necessità. In Romandia, specialmente a Ginevra , queste misure hanno funzionato. Come sottolineato dagli esperti ogni giorno che passa conta. Nonostante alcuni membri dell’esecutivo credono di non essere toccati dalla pericolosità del virus, ricordiamo che quest’organo è comunque incaricato di fare il bene di tutta la comunità che risiede nel nostro cantone, specialmente delle fasce più deboli e fragili della popolazione, in termini sociali, sanitari ed economici.

I Verdi del Ticino
Matteo Buzzi, co-coordinatore