Non si fermano le ostilità tra la Russia e gli Stati Uniti, tanto che, dopo le nuove sanzioni da parte dell’America contro la Russia, Mosca ha convocato l’ambasciatore.

Il 46esimo Presidente d’America, infatti, ha firmato un ordine esecutivo, dichiarando che “Puniremo ancora Mosca se continua a destabilizzare”. Così, dopo averlo appellato nientemeno che “assassino”, gli ha proposto un summit in un altro Paese, per poi annunciare nuove misure contro il Paese di Vladimir stesso.

L’ostilità di Biden nei confronti della Russia deriverebbe dalle presunte (e mai verificate) interferenze russe nelle presidenziali a favore di Donald Trump. Come dichiarato da Joe Biden, l’America “non può permettere a stati stranieri di interferire nella democrazia [americana]”. Biden si è poi detto “ pronto a prendere ulteriori azioni contro la Russia se continuerà a farlo”, nel dire ciò, commentava le ultime sanzioni contro Mosca varate dalla sua amministrazione.

Assieme agli Usa ci sono l’ Ue, la Gran Bretagna, il Canada e l’Australia, tutti concordi nel sanzionare anche otto individui presumibilmente legati all’occupazione russa in Crimea. Così, sono avvenute le prime espulsioni di otto diplomatici russi, complice anche l’avvelenamento e l’incarcerazione dell’oppositore Alexiei Navalni.

Firmando un ordine esecutivo nel quale definisce le attività destabilizzanti russe come una “minaccia inusuale e straordinaria alla sicurezza nazionale, alla politica estera e all’economia degli Stati Uniti”, il presidente Biden, secondo l’Ansa, colpisce anche il debito sovrano russo, poiché, vietando alle istituzioni finanziarie americane di acquistare direttamente bond emessi da Mosca e riservandosi il diritto di allargare questo tipo di sanzioni se persisteranno le attività destabilizzanti del Cremlino, con la sua mossa rischia di complicare la capacità russe di raccogliere denaro nei mercati finanziari internazionali.