Un uomo armato di coltello ha ucciso sabato pomeriggio in una via pedonale commerciale della cittadina di Anqing, nella Cina orientale, sei persone e provocato il ferimento di altri 14 passanti.
La polizia aveva ricevuto alle 16.30 una chiamata che informava che un uomo a Renming Road aveva accoltellato dei pedoni. Accorsa sul posto è riuscita a fermare l’aggressore e organizzare d’urgenza il trasporto dei feriti all’ospedale per le cure. La polizia aveva precedentemente segnalato cinque morti, la sesta vittima è deceduta domenica mattina in ospedale.
Il presunto autore sarebbe un uomo di 25 anni disoccupato, soprannominato Wu, il quale, secondo le autorità locali, ha aggredito i passanti durante lo shopping per sfogare la sua rabbia contro la società intera per il pessimismo e per le cose che non andavano bene in famiglia.
Il ministero della Pubblica sicurezza cinese ha inviato un gruppo di agenti per analizzare l’incidente. Alcuni funzionari hanno chiesto un’indagine approfondita sulle circostanze del caso per cercare di colmare le lacune della collettività.
Gli attacchi mortali con i coltelli non sono rari in Cina, paese che vieta pesantemente l’accesso alle armi da fuoco. Questo tipo di violenza è aumentata negli ultimi decenni a causa del boom economico cinese, che ha creato un divario maggiore tra le persone ricche e povere, accompagnata da un aumento di forte rancore nei confronti della società. Gli autori di attacchi simili in passato sono stati anche descritti come persone con disturbi mentali.
Ad aprile di quest’anno, un uomo armato di coltello ha ucciso due bambini e ne ha feriti altri 16 in una scuola materna nel sud della Cina. Presso uno stabilimento balneare nel nord-est del paese, lo scorso dicembre, un uomo ha ucciso sette persone ferendone altre sette. Un’agente responsabile della sicurezza di una scuola, nella regione meridionale del Guangxi, a giugno dello scorso anno ha ferito 39 persone che si trovavano nell’asilo, tra cui alcuni bambini. Nel 2018 un altro accoltellamento a morte è avvenuto nel nord del paese, dove un uomo ha ucciso nove bambini ferendone altri 11.
Quasi tutti gli attentatori sono stati condannati a morte.