Vince l’UDC, sola contro tutti

La revisione della legge sul CO2 è stata respinta oggi in votazione con un 51,6 % di No. Solo 4 cantoni e 1 semicantone l’hanno approvata: Zurigo, Ginevra, Vaud, Neuchâtel e Basilea Città.

La revisione della legge sul CO2 era stata approvata dal Consiglio nazionale con una forte maggioranza, contraria solo l’UDC, che ha lanciato il referendum. I primi sondaggi davano il Sì ad altezze stratosferiche ma la campagna tenace e pungente degli oppositori ha gradualmente recuperato terreno. Negli ultimi giorni la legge aveva assunto il colore della sconfitta e ciò si è puntualmente avverato, benché di misura (103.000 voti).

L’UDC, che dal mitico 9 febbraio 2014 aveva incassato una serie di pesanti sconfitte, torna a vincere, e per la seconda volta (la prima essendo l’abbandono dell’Accordo quadro da parte del governo).

Particolarmente imbarazzante (a nostro giudizio) la posizione del PLR , i cui deputati avevano votato in massa (se non tutti, quasi tutti) la legge CO2, in ottemperanza alla nuova e celebre “svolta verde” del PLR. Sarebbe interessante sapere in quale % gli elettori PLR hanno votato Sì. Se entreremo in possesso di questo dato cruciale, lo comunicheremo.

La presidente PLR Petra Gössi, inventrice della “svolta verde”, non si scompone più di tanto e dichiara: “il compromesso borghese si è spinto troppo in là”. Dopo questa bruciante sconfitta non si può escludere che qualcuno nel partito si spinga sino a chiedere le sue dimissioni.

Il suo principale avversario Christian Wasserfallen così si esprime: “Das knappe Resultat zum CO2-Gesetz zeigt, dass die Bevölkerung trotz jahrelangen Kampagnen kühlen Kopf in der Klimapolitik bewahrt. Spannend wird zudem sein, wie gross der NeinStimmen Anteil der FDP-Wählerschaft ist.”