Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

foto Pixabay

Purtroppo aveva ragione la Lega ….

Da alcuni giorni oltre agli innumerevoli cantieri edili già in corso il Municipio di Losone ne ha uno nuovo di zecca: il Muro del pianto. Da quanto si è potuto apprende dai media la Variante di Piano regolatore per il cambio di destinazione del comparto ex Caserma San Giorgio, già destinata sin da principio a naufragare a causa della dilettantistica stesura della stessa é stata definitivamente affossata dal Tribunale amministrativo cantonale.

A nulla erano serviti nel corso della seduta del Consiglio comunale del 16 dicembre 2020 sia i fondati dubbi formulati in merito dalla Capogruppo leghista Bea Duca e il dettagliato e documentato rapporto di minoranza allestito dall’allora consigliere leghista e membro della Commissione piano regolatore Orlando Guidetti. Quest’ultimo in modo chiaro e netto ha pure oralmente cercato di spiegare ai presenti come quanto messo in votazione non corrispondesse né con la prassi e tantomeno con la legge.

Invece di ascoltare facendosi una propria opinione, nel corso del citato intervento due municipali hanno preferito sguagliarsela in sordina e una parte del legislativo borbottando parole incomprensibili ha prematuramente abbandonato la sala. La successiva votazione del Messaggio municipale 119 é poi largamente passata con 26 favorevoli e 3 (leghisti) contrari.

Passare ora la Pepa tencia per la giustamente incassata batosta ai cittadini ricorrenti è un affronto alla democrazia e la classica reazione degli eterni «a ghem sempar fai inscì» per antonomasia abituati dopo aver tirato il sasso a nascondere la mano dietro alla schiena. Ora abbiamo un serio problema da risolvere ma grazie alla solerzia del Municipio sappiamo almeno chi sono i colpevoli …. e nel frattempo nümm a pagum!

Flavio Laffranchi, Losone (ex decano del Consiglio comunale)