La mediazione del pretore di Locarno è stata un sogno rapidamente svanito. Lo scontro tra Moncucco e Swiss Medical Network non si placa. Questa sera Mauro dell’Ambrogio, presidente della Clinica Moncucco, ai microfoni della RSI non ha fatto giri di parole.

Alla domanda circa l’esclusione di Dino Cauzza (CEO di SMN) dal nuovo consiglio d’amministrazione ha risposto così: “Era previsto ed era inevitabile. Non potevamo associare alla gestione una concorrente che ha scopi e metodi diversi dai nostri, ma abbiamo voluto rispettare la volontà dei medici che ci hanno dato fiducia, e soprattutto viste anche le continue azioni di disturbo e i danneggiamenti che abbiamo scoperto nel periodo in cui la minoranza ha sostenuto gli ex amministratori. Ad esempio, hanno iscritto dei diritti in loro favore sull’immobile della clinica direi quasi in complicità con i precedenti amministratori”.

Gli azionisti di minoranza hanno versato un milione e mezzo per coprire i salari di giugno. Non avreste potuto farlo voi? “Ce lo hanno impedito. Hanno ottenuto ordini dai tribunali che impedivano in qualsiasi modo di intervenire. Avremmo potuto benissimo farlo noi»”.

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Restiamo in attesa dei prossimi sviluppi, che non mancheranno (e che immaginiamo di carattere legale). Da quel che abbiamo capito la situazione finanziaria della Clinica è grave ma, con l’aiuto di un solido partner (o proprietario) essa potrebbe proseguire nella sua attività.