Le temperature torride e le condizioni di siccità prolungata, stanno alimentando gli incendi nei paesi di tutta Europa. La Grecia, che sta vivendo l’ondata di caldo più grave degli ultimi 30 anni con temperature arrivate a 45°C, sta combattendo alcuni incendi peggiori in Europa. L’entità della distruzione è maggiore rispetto alle precedenti stagioni degli incendi. Fino alla data del 7 agosto, sono stati bruciati quasi 57 mila ettari boschivi. In precedenza, nello stesso periodo compreso tra il 2008 e il 2020, è stato di 1700 ettari.

Gli incendi stanno devastando Evia, la seconda isola più grande sulla costa sud-orientale della penisola greca a nord di Atene, dove migliaia di persone sono costrette a fuggire dalle loro case e dalle scene infernali che rendono impossibile persino capire che ora sia del giorno. Nuvole di fumo e cenere, stanno invadendo il cielo coprendo il sole, lasciando una strana tonalità arancione in tutta l’isola. Alcune persone, specialmente quelle anziane, hanno difficoltà a respirare.
Le autorità di Evia hanno affermato che non sono stati inviati aiuti sufficienti per combattere gli incendi. Due fronti di fuoco, hanno distrutto migliaia di ettari di terreno con vasti tratti di foresta incontaminata, insieme a numerose case e attività commerciali. L’isola di Evia ha insenature che quasi toccano la terraferma greca.

C’è molta angoscia tra gli abitanti. La sensazione è che le autorità non stiano aiutando abbastanza, ma il governo greco ha ribadito il contrario: sta facendo tutto il possibile. Il capo della protezione civile, Nikos Hardalias, ha dichiarato che gli aeri antincendi hanno dovuto affrontare una serie di difficoltà tra cui la scarsa visibilità causata dagli stessi incendi, e che i vigili del fuoco stanno facendo tutto il possibile per domare gli incendi che hanno imperversato per più di 10 giorni.

Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, ha espresso enorme gratitudine ai paesi che hanno inviato assistenza. Più di 20 nazioni, in Europa e nel Medio Oriente, hanno risposto alla richiesta internazionale di aiuto della Grecia, tra cui Francia, Germania e Regno Unito. Anche la Svizzera ha inviato una squadra di dieci persone di pronto intervento, composte da membri del Corpo svizzero di aiuto umanitario e da esperti nella lotta contro gli incendi della Formazione di addestramento del genio, e tre elicotteri dell’esercito con a bordo 40 militari in aiuto alle autorità greche.

Mentre gli incendi continuano ad infuriare in modo incontrollato in tutta la Grecia, gli esperti hanno avvisato che il peggio deve ancora venire durante il mese di agosto. La crisi climatica è destinata a durare per il caldo estremo e molte aree forestali del paese, comprese vaste aree di pini facilmente infiammabili, diventeranno vere e proprie polveriere secche. Affrontare una nuova ondata di crisi sarà una difficile battaglia, dato che i mezzi antincendi esistenti sono limitati e che l’assistenza dall’estero non è sufficiente.

Il governo di Mitsotakis è stato preso di mira dai partiti di opposizione e dagli esperti per la ritardata risposta dell’apparato statale durante l’aggravarsi degli incendi. Anche se il compito da svolgere è molto più faticoso del previsto, il portavoce del governo ha respinto le speculazioni secondo cui la Grecia fosse impreparata. Sebbene in molti casi gli incendi abbiano devastato le aree residenziali, nessuna vita umana è stata in pericolo, tranne purtroppo un volontario dei vigili del fuoco al quale è caduto addosso un palo della luce. Anche il livello di coordinamento si è dimostrato alto grazie al servizio di comunicazione di emergenza 112 per la tempestiva segnalazione ai cittadini del piano predisposto per l’evacuazione che ha funzionato molto bene.

Altri grandi incendi hanno bruciato foreste e terreni agricoli nella parte settentrionale del Peloponneso, mentre un grande incendio, al momento sotto controllo, ha bruciato case, aziende e foreste ai margini settentrionali di Atene.
Il Paese è stato colpito da numerosi incendi che hanno portato al limite la capacità antincendio della Grecia, ma il ministro dell’Agricoltura Bekir Pakdemirli, ha dichiarato che “anche se è presto per dire che gli incendi sono sotto controllo, la situazione sta migliorando”.