Il Municipio era presente in corpore, non mancava nessuno. E hanno parlato tutti. È evidente, e pienamente giustificabile, l’enorme importanza che l’Esecutivo attribuisce a questo voto.

I motivi degli agguerriti oppositori sono concettuali, tecnici e finanziari; ma prima di tutto politici. Si tratta in sostanza di sconfiggere il Municipio su un progetto qualificante e cruciale, causando ad esso una grave perdita di prestigio.

Accanto ai promotori del referendum, il Movimento per il Socialismo, ci sono i Socialisti, i Verdi e la sinistra della sezione PLR, guidata per l’occasione da Fulvio Pelli, un “pezzo da 90” del partito, oggi semplice consigliere comunale.

Il PLR in questo confronto è fondamentale, soprattutto per un motivo: il detentore della carica più importante vice sindaco Roberto Badaracco è un fervente sostenitore del Polo Sportivo. Lo abbiamo sentito parlare stamani e non abbiamo dubbi. Dunque in questa battaglia epocale in un certo senso si sfidano Pelli e Badaracco.

La conferenza stampa è stata interessante e lunga, perché il progetto è grande e le sue sfaccettature numerose, così come numerosi e insidiosi sono i punti soggetti all’attacco degli avversari. Vi proponiamo l’incipit del Comunicato ufficiale, cui faremo seguire un riassunto delle ragioni principali del Sì.

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(com) Il Municipio della Città di Lugano ha espresso oggi la sua raccomandazione di voto per la votazione comunale del 28 novembre 2021 relativa alla realizzazione del Polo Sportivo e degli Eventi (PSE) tramite l’approvazione dell’accordo di partenariato pubblico privato. Il nuovo polo porterà beneficio alla città, al quartiere, allo sport professionale e alle attività giovanili, all’organizzazione di eventi e alla popolazione grazie alla creazione di un’area accogliente e attrezzata per lo svago e il tempo libero. Il Municipio raccomanda alla cittadinanza di votare SÌ al PSE. Rinunciarvi comporterebbe maggiori costi per tutti e uno stop prolungato per lo sviluppo del quartiere.

L’obiettivo della Città è quello di realizzare un polo per garantire alle società sportive strutture moderne e conformi alle esigenze delle leghe nazionali, spazio attrezzato e adatto allo svolgimento delle attività individuali e associative, una sede unificata per l’Amministrazione comunale, spazi per eventi, un parco urbano e aree verdi per lo svago e l’incontro a beneficio della popolazione, la riqualifica di un ampio comparto del quartiere di Cornaredo. Il PSE avrà contenuti pubblici (stadio, palazzetto dello sport, servizi amministrativi) e contenuti privati (commerci, uffici, albergo e strutture residenziali). (… …)

Uno stadio per l’FCL e una casa per le associazioni sportive

Le associazioni sportive e l’FC Lugano hanno bisogno del PSE e del Centro sportivo Al Maglio. Solo con un nuovo stadio l’FCL si vedrà rinnovare la licenza per giocare in Super League e non essere retrocesso in serie B. Lo stadio ha una capacità di 10’000 posti; il costo per posto a sedere (6’013 franchi) è paragonabile a quello di altri stadi già progettati o realizzati a Thun (6’096 franchi), Aarau (6’031 franchi) o Losanna (6’028 franchi). Anche la scuola calcio e dei più piccoli (under 12) rimarrà al PSE e il comparto avrà una nuova pista di atletica. Lo skate park non si sposta ma sarà risanato.

Il palazzetto dello sport (3000 posti seduti) sarà la nuova casa per 1000 atleti di sport come basket, pallavolo, ginnastica, tennis tavolo, scherma, ginnastica ritmica… Grazie a questa infrastruttura moderna Lugano e tutto il Ticino potranno candidarsi all’organizzazione di eventi sportivi di carattere nazionale e internazionale. Il PSE è stato riconosciuto, inoltre, come centro di competenza nazionale dalla Confederazione, che ha garantito un contributo di 5 milioni. Non da ultimo, il nuovo palazzetto è stato concepito anche per ospitare eventi fino a una capienza massima di 4000 persone.

Il nuovo Centro sportivo Al Maglio garantirà la continuità ai settori giovanili dell’FC Rapid e FC Lugano: è un’opera indispensabile, complementare al PSE e servita ancora meglio a un potenziamento dei mezzi pubblici. Il centro prevede oltre ad attrezzature e campi sportivi, la riqualifica di un comparto pregiato di 90’000 m2, di cui 60’000 di parco pubblico con accesso al fiume. (… …)

Municipio di Lugano

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I principali argomenti del Sì

— La Città non può finanziare il PSE da sola, semplicemente prendendo a prestito i milioni necessari, perché il debito – che è stato ridotto a 900 milioni – è troppo alto. Con il PPP, Partenariato Pubblico Privato lo Stadio e il Palazzetto saranno pagati – con una forma di leasing – in 27 anni. Allo scadere la Città diverrà proprietaria. L’onere annuo per la casse comunali è stimato intorno a 10 milioni (cifra contestata dagli avversari, che dicono 17; ndR).

— Il costo del megaprogetto totale ammonta a 374 milioni. La Città pagherà per lo Stadio e il Palazzetto 167 milioni e non uno di più. Eventuali superamenti saranno a carico del partner.

— Lugano incasserà per 90 anni 920.000 franchi annui per diritti di superficie, indicizzati.

— Un’amministrazione unificata si situerà nell’area più popolosa della Città. (Si tratterebbe di spostare un centinaio abbondante di impiegati e funzionari a Cornaredo)

— Lo stabile in via della Posta 8, di proprietà comunale e sede di uffici, diverrà residenziale (163 inquilini previsti) e contribuirà al ripopolamento del centro.

— La Polizia comunale trasferirà la sua sede da via Beltramina al PSE.

— Il progetto è socialmente ed ecologicamente sostenibile e contempla una vasta area verde.

— (la parte più minacciosa) Se il progetto cadrà in votazione a) i soldi già spesi (18 milioni) andranno persi; b) si perderanno gli aiuti del Cantone e della Confederazione (18+5); c) il glorioso FC Lugano finirà in serie B.

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Queste le tesi del Municipio, che abbiamo espresso senza contraddittorio. È chiaro che se parlate con un oppositore sentirete cose molto diverse, ma questo fa parte del gioco. Abbiamo presenziato alla conferenza stampa del No e abbiamo riferito.

Il Municipio in corpore che abbiamo visto oggi ci ha dato un’impressione di decisione e compattezza, ansioso di battersi e di “portarla a casa”. I due municipali liberali sono quelli “giusti” (ai nostri occhi, ma ricordate che il nostro parere non conta) e Lombardi è prestigio e sicurezza per i suoi PPD. Cristina Zanini-Barzaghi avrà il suo daffare nel tenere a bada i suoi, ma è una donna dai nervi saldi.

Il nostro pronostico favorisce il Sì (ma non ci sogniamo di dire che non ci sarà lotta).