Non è chiaro il motivo dietro l’omicidio di due insegnanti donne uccise a coltellate da uno studente di 18 anni nella scuola superiore di arti creative Malmö Latin School, nel sud della Svezia, che ospita oltre mille studenti.

Secondo i media, dopo l’allarme lanciato nel pomeriggio di lunedì dallo stesso aggressore, la polizia pesantemente armata ha preso l’assalto l’edificio scolastico, trovando il ragazzo ancora armato di coltello e ascia al terzo piano della scuola accanto alle due vittime. Il sospettato è stato arrestato con l’accusa di omicidio e non ha opposto resistenza, confessando subito di averle uccise. Nessuna segnalazione di spari.

Le due donne, entrambe sulla cinquantina, erano insegnanti della scuola nella terza città più grande del Paese. “Assolutamente terribile, un atto terribile”, è riuscito soltanto a dire ai giornalisti il preside della scuola Fredrik Hemmensjo. Il primo ministro svedese Magdalena Andersson, ha espresso tristezza e sgomento alla notizia.

L’episodio è avvenuto in una nuova dependance dell’istituto fondato nel 1406 grazie ad una lettera di privilegio scritta dal Papa Innocenzo VII, che autorizzò la costruzione di una scuola per educare i giovani del posto alla dottrina cristiana e alla lingua latina. Gli studenti si erano radunati nel pomeriggio per organizzare un musical che si sarebbe dovuto tenere in serata.

Le autorità ritengono che abbia agito da solo, e gli inquirenti a capo delle indagini stanno cercando di capire se il ragazzo abbia preso di mira specificatamente le due donne oppure le abbia scelte a caso e se avesse inoltre pianificato di uccidere più persone.

In una conferenza stampa, la polizia ha affermato che il giovane studente della scuola non compare nella lista di coloro iscritti nella fedina penale. All’inizio della giornata, alcuni insegnati avevano lanciato un allarme dopo che il 18enne aveva cominciato a parlare di armi e chiedere informazioni sulle telecamere di sorveglianza.

Ora si indaga sulla sua vita in cerca di risposte.