Il museo del profumo di Milano come ambasciatore della storia olfattiva durante la Milano Beauty Week di Cristina T. Chiochia

Si è appena conclusa la Milano Beauty Week, svoltasi dal 3 all’8 di Maggio 2022 nella vicina Italia, a Milano per la precisione, con la prima settimana (le “week” tanto di moda nel capoluogo lombardo), interamente dedicata alla cura e alla cultura sia della bellezza che del benessere, declinandolo per idee e promozione del settore come valore sociale attraverso incontri aperti al pubblico liberi e gratuiti, laboratori olfattivi, incontri economici e scientifici sul cosmetico e sull’idea che la fliera cosmetica italiana è una componente essenziale  di molti altri settori e che quindi deve giustamente essere valorizzata. Oltre al fulcro presso il bellissimo Palazzo dei Giureconsulti in pieno centro, tra idee profumate e laboratori olfattivi cinematografici, si è svolto anche un evento presso il Museo del Profumo di Milano con una bella iniziativa promossa presso la sede di questo piccolo museo inserita nel programma ufficiale.  Questo museo, quasi sconosciuto ma unico in Italia (www.museodelprofumo.it), è interamente dedicato alla storia ed all’arte -e design- del novecento. Quasi come una sorta di “ambasciatore” della storia olfattiva di cui la settimana della bellezza milanese si è fatta promotrice. Come recita la presentazione infatti si possono “ammirare le creazioni dei più importanti Artisti del Vetro concepite per la Profumeria d’Epoca, da René Lalique a Carlo Scarpa, da Julien Viard a Fulvio Bianconi, per raccontare la misteriosa vicenda di Chanel N°5 e di tutte quelle essenze le cui sorti sono rimaste a lungo celate tra le pieghe della Storia, per scoprire le fragranze più celebri della prima metà del Novecento alle quali Gabriele d’Annunzio, con il proprio genio poetico, ha dato fama internazionale. Un Museo dove trovano ampio spazio le vicende, i miti, le leggende legate ai grandi essenzieri, dove vengono rinverditi i valori artistici di tante Case di Profumo italiane e straniere del Ventesimo secolo un tempo celebrate per fascino, raffinatezza e creatività”.E così è stato anche durante la Beauty Week milanese; dove si sono svolte con grande successo, le visite al Museo guidate e commentate da Giorgio Dalla Villa. Grazie alla bravura dell’oratore insomma, si sono potuti conoscere aneddoti e la “vera storia” di alcuni profumi, tra cui lo straordinario Chanel n.5 che lo scorso anno ha compiuto ben cento anni. Un profumo intramontabile che l’esperto del Museo ha saputo commentare proprio attraverso l’idea del percorso olfattivo come processo storico, che ha reso il n.5, il profumo straordinario che tutte le donne con una certa predisposizione al lusso ed alla eleganza come esperienza di vita, ancora vogliono sentire anche sulla pelle.Ma non solo. Ne ha spiegato la storia della formula. Grazie alle ricerche condotte negli anni da Giorgio Dalla Valla, che è anche autore di un libro in proposito, si sono forniti durante i percorsi della Milano Beauty Week ai visitatori del Museo, anche aneddoti poco conosciuti. Con” Chanel n.5 va alla guerra” infatti, il romanzo scritto da Della Valla, si è cercato di mettere nero su bianco l’avventurosa vicenda -realmente accaduta e mai raccontati sul profumo ovvero la storia di Gregory Thomas e di cui il relatore, durante la visita ha parlato con passione. Altro esempio, la vicenda appassionata della relazione di Gabriele D’ Annunzio con il profumo e la sua realizzazione. D’Annunzio, italiano appassionato e passionario ha reso cosi il suo nome legato al profumo e alle essenze che lui stesso creava, come un motivo ricorrente della sua vita personale e narrativa. Un evento nell’evento, insomma, quello proposto dal Museo del Profumo di Milano, che ha reso la settimana della bellezza milanese ancora più stimolante ed accattivante al fine di far conoscere grandi artisti e grandi profumieri che hanno operato nella storia della profumeria . Da visitare.

Cristina T. CHiochia