La prima giornata dell’Ukraine Recovery Conference (URC2022) si è svolta oggi in una Lugano parzialmente blindata. Tutta la zona del Palazzo dei Congressi non era accessibile ai cittadini. La Conferenza è cominciata attorno alle 14.00 quando il Presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha accolto gli illustri ospiti ricordando che l’obiettivo dell’atteso evento è quello di “dare una prospettiva agli ucraini, per permettere loro di tornare a vivere, a sognare in un futuro”. Parole chiave: “Riforma, resilienza e recupero”. 

In seguito è intervenuto il presidente ucraino Zelensky che inizialmente era atteso a Lugano di persona ma che alla fine ha fatto il suo intervento via Skype: “Questa conferenza potrebbe essere il primo passo di una vittoria della democrazia nella guerra intrapresa dalla Russia”. Ha poi ricordato gli orrori che la guerra degli ultimi mesi ha portato con sé: “Ci sono milioni di rifugiati, e non so se chi tornerà potrà ritrovare il sentore di casa, vedendo l’entità della distruzione delle nostre città. Dobbiamo guardare i sogni delle persone, dobbiamo guardare l’amore che non è più possibile, dobbiamo guardare i bambini che sarebbero potuti diventare grandi, ma le cui vite sono ora distrutte. Sono morti i loro fratelli e le loro sorelle. Con quest’aggressione, la Russia vuole dimostrare di poter decidere chi può vivere e chi no. Non è un’invasione solo contro di noi, contro l’Ucraina, ma contro tutto ciò che i sistemi democratici hanno a cuore”. 

La presidente della Commissione Europea Ursula von dare Leyen invece è intervenuta poco dopo parlando del bisogno di “riforme coraggiose” che dovranno andare di pari passo con gli investimenti e ha poi sottolineato come una ricostruzione del paese  è senz’altro difficile ma di certo non impossibile. “L’obiettivo del Cremlino è minare l’esistenza stessa dell’Ucraina come Stato e noi non lo permetteremo mai. Dobbiamo assicurarci che l’Ucraina non solo vinca la guerra, ma anche la pace”. 

Presente durante la giornata di oggi anche il primo ministro ucraino Denys Šmihal’ che ha parlato della necessità di pensare a lungo termine e  cominciare a farlo già adesso, nonostante le bombe stiano ancora cadendo su alcune città. Ha inoltre sottolineato come i fondi per ricostruire il Paese dovrebbero arrivare in gran parte dagli assetto russi congelati. 

Tra i risultati concreti di oggi c’è un accordo sul clima, firmato con il ministro dell’ambiente ucraino, come dichiarato dalla Consigliera federale  Simonetta Sommaruga. 

La conferenza andrà avanti anche domani, con la seconda giornata dell’evento.