Mercoledì 7 settembre 2022, ore 20.00 e 21.30 presso il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina, Vigevano verrà presentato Il Vangelo raccontato da un asino patentato di e con Antonio Catalano. Ben sette luoghi per i sette racconti che dal 24 agosto al 7 settembre stanno andando in scena la prima edizione del festival “Voci umane. Musei e teatri di narrazione” promosso dalla Direzione regionale Musei Lombardia con la direzione artistica di Maria Grazia Panigada. Un modo per essere e sentirsi vivi, con la cosa di questa afosa estate alle spalle,riprendendo le buone abitudini pre-covid della scoperta dei musei, anche i più piccoli e sconosciuti, tramite la promozione culturale. Una promozione culturale che sette sedi museali statali lombarde hanno offerto alla rassegna per riscoprire “l’antico rito del narrare e portarsi a casa il profumo e il ricordo di questi luoghi di bellezza”. Se infatti il “vecchio” non viene mai rispettato ed è spesso “fuorimoda”, ecco che un festival ,come quello dell’arte del narrare, riporta come un focus la bella abitudine di essere vivi, anche se “datati”. Con il pieno diritto di farsi riconoscere come scrigni del sapere.  Molti gli eventi interessanti che si sono avvicendati e che continueranno. Tra a fine agosto al Museo Nazionale delle Incisioni Rupestri Capo di Ponte, località Naquane con “Antenati”, con Marco Paolini.  O allo stesso Parco Archeologico del Teatro e dell’Anfiteatro di Cividate Camuno per “La lista. Salvare l’arte: il Capolavoro di Pasquale Rotondi”, con Laura Curino. Modi di raccontare e raccontasi, come quello avvenuto a Palazzo Besta a Teglio ed il 3 Settembre presso la Villa Romana di Desenzano del Garda con “La casa degli spiriti”, con Silvia Giulia Mendola mentre il 4 Settembre andrà in scena la voce presso il  Parco Archeologico di Castelseprio con Vergine Madre, con Lucilla Giagnoni ed il 6 Settembre  alla Cappella Espiatoria di Monza. “Perlasca, il coraggio di dire no”, con Alessandro Albertin. Concludendo quindi, l’evento presso il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina, a Vigevano, di mercoledì 7 settembre concluderà il nuovo Festival Voci Umane. Musei e teatro di narrazione, organizzato dalla Direzione regionale Musei Lombardia, diretta da Emanuela Daffra, e affidato alla direzione artistica di Maria Grazia Panigada ed essendo il “gran finale” del Festival, al Museo Archeologico Nazionale Della Lomellina in Vigevano, si svolgerà addirittura una doppia rappresentazione: il primo spettacolo alle 20.00 e la replica alle 21.30. In scena Il Vangelo raccontato da un asino patentato di e con Antonio Catalano, produzione Universi Sensibili – Casa degli Alfieri.

Museo Archeologico Nazionale della Lomellina – foto dal Ministero della CUltura via Facebook

Come recita il comunicato stampa: “[…] dall’Annunciazione a Maria al “risveglio” di Gesù dopo la morte in croce, Antonio Catalano ripercorre il racconto evangelico rivisitandolo con gli occhi del meravigliato: la paternità di San Giuseppe, la nascita, l’infanzia e il battesimo di Gesù, le parabole, i miracoli, il discorso della montagna, gli incontri, l’ultima cena, Ponzio Pilato… Una sequenza di spaccati di vita semplice, quotidiana, proposti con la spontaneità di un “asino” che, tra espressioni ingenue e sgrammaticate, dà voce ad una narrazione profondamente poetica. Ambientata in un luogo in cui i frammenti di vite lontane, autentici relitti della storia, ritrovano casa, voce, senso rileggiamo la storia della Salvezza come strettamente legata al rapporto dell’uomo con la terra: vivere con speranza l’attesa del frutto, vedendo il seme morire nella terra e poi rinascere… e soprattutto guardare al mondo con fragilità, tenerezza e con gli occhi pieni di meraviglia”. La natura. Il silenzio. E se non bastasse più. Se tutto il dolore dello stare chiusi non riuscisse a dare aria a polmoni oramai compromessi? Se la vita fosse insomma minacciata di più? Dice lo stesso Catalano: “È in quel momento che mi sono avventurato nel Vangelo raccontato da un asino patentato: una sfida raccogliere con tenerezza il racconto dei racconti, il Vangelo, e riflettere su ciò che è divino, sulla bellezza, sulla fragilità degli uomini e sulla meraviglia. E così ho fatto: ho messo al centro di questo vangelo la bellezza fratturata degli ultimi, dei diseredati, scoprendo in quei luoghi di dolorose vite il senso profondo della bellezza e forse il senso di una ricerca spirituale in cui il divino è semplicemente nascosto dentro di noi: non cercare quello che hai già nelle tue mani. Ora seguitemi, perché io non conosco la strada: ecco cosa dice il mio Gesù, fragile tra i fragili.” La forza dei fragili davvero esiste? Chissà.

Sicuamente esiste una forza alla vita, anche nelle più grandi fragilità umane. 

Un’occasione per visitare anche il museo che dall’8 luglio al 30 settembre 2022 ospita la mostra La collezione Strada. Un’anteprima. “La rilevante collezione raccoglie 269 pezzi dalla preistoria all’età longobarda.