Secondo l’Occidente si tratta di “consultazioni farsa”, ma per il Cremlino,  e secondo le commissione elettorali create dalle amministrazioni filorusse, oltre il 90% dei votanti del Donbass, nei Referendum avrebbe votato a favore dell’annessione alla Russia. 

Le elezioni si sono svolte nelle quattro regioni ucraine occupate dall’esercito di Mosca. Il governo russo ha così chiamato al voto gli ucraini. che, volontariamente o meno, si trovano in Russia. Vladimir Putin che si trova a Soči ha ricordato che “Salvare le persone dai territori in cui si sta svolgendo questo referendum è al centro dell’attenzione della società russa e del Paese”. 

Il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba, ha invece dichiarato che “la cosa principale è che queste azioni, queste votazioni, questa decisione di Putin, non avranno alcuna influenza sulla politica, sulla diplomazia e sull’azione dell’Ucraina sul campo di battaglia”. 

Secondo questi Referendum, il 97% degli elettori che hanno partecipato al referendum in queste quattro regioni dell’Ucraina orientale (controllate dalle forze russe) si sarebbero espressi a favore dell’annessione alla Russia. 

Secondo i media occidentali, però, la votazione sarebbe avvenuta casa per casa, in urne trasparenti, attraverso una preferenza espressa letteralmente sotto gli occhi dei funzionari. 

Le votazioni sono iniziate venerdì nelle autoproclamate repubbliche di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia e si sono concluse oggi. 

Secondo la Commissione elettorale russa nelle oblasti di Lugansk e Donetsk, nel Donbass, i “sì” per l’annessione avrebbe raggiunto rispettivamente il 97,77% e il 97,74%, con il 12% dei voti scrutinati. Nelle zone in cui si è votato nella regione di Zaporizhzhia i favorevoli all’unione con la Russia risultano il 96,94% con lo spoglio giunto al 22%, mentre in quella di Kherson sono stati il 97,47% con il 12% delle schede scrutinate. 

Ora, il Consiglio della Federazione russa, la Camera alta del Parlamento di Mosca, potrebbe votare già il 4 ottobre l’annessione. 

Secondo la presidente Valentina Matviyenko si tratta di “rispettare la decisione dei residenti delle regioni” se questi, ha continuato “decidono di aderire alla Federazione russa, senza dubbio lo sosterremo. Al momento non vedo la necessità di convocare una seduta straordinaria. Penso che il 4 ottobre saremo pronti a considerare la questione, se tutto è confermato e va bene. Non lasciamo i nostri indietro”.