I due quarantenni vestiti da adolescenti sono intoccabili. Loro possono, gli altri no.
Canta soltanto volgarità, e attacca le pubbliche istituzioni. Solo quelle di destra, però. Ammette di “sparare cazzate ma non a spese dei contribuenti” (sic.), peccato che lo abbia fatto in diretta RAI (e il canone RAI; chi lo paga?).
Inneggia a droghe e violenze, ma si dice a favore dell’inclusione. Si proclama antiomofobia, ma sotto il suo turpiloquio cadono cantanti veri (Tiziano Ferro) e eminenti giornalisti (Mario Giordano). Quest’ultimo, con finezza, aveva infatti ipotizzato che il rapper, in seguito ai riferimenti sessualmente espliciti con Rosa Chemical mandati in onda in prima serata, durante Sanremo 2023, fosse omosessuale. È forse un’offesa, per uno che si proclama antiomofobo? Anzi, è forse un’offesa tout court? Ma si sa, contro l’intoccabile e consorte, nessuno può, e lo stesso Fedez, in risposta, ha detto di Mario Giordano che “tutti si chiedono” se il giornalista sia omosessuale oppure no, per via della sua voce da soprano. Ma il quarantenne con la maglia di topolino e il crocifisso a testa in giù, non era anti omofobo e inclusivo? E allora perché attaccare un padre di tre figlie chiedendo pure il supporto di “tutti”? Posto che a quei tutti appartenga soltanto il branco di chi segue il volgarotto tamarro coi serpenti tatuati, che inneggia all’uccisione dei carabinieri, il comportamento di quest’ultimo denota bullismo, bodyshaming (i piedi della signora de Lucia non si toccano, ma la voce dell’eminente giornalista sì): insomma, tutt’altro che un buon esempio.
Da tempo dimostratasi come un concetto acefalo, blasfemo e priva di valori, la coppia del signore in boxer, con Gesù Cristo tatuato sullo sterno e della sua consorte, che mostra le sue pendenti nudità in prima serata e architetta un dialogo di una nullità spaventosa, deve far più parlare di sé. E, per farlo, inscena mimi sessuali e conseguenti scenate di gelosia, da parte della signora. Ma come, non eravate per le coppie aperte, contro il bodyshaming e antiomofobi? Siete tuto il contrario di tutto, perché siete il niente. E soltanto il sesso (non l’erotismo d’Annunziano o boccaccesco, ma il sesso mercificato dei fornici), e la volgarità (almeno dieci parolacce in una sola strofa, per non parlare delle puzzette in diretta Instagram dei vostri figli), fa parlare di voi, in una cornice di foto finte e ritoccate, per nascondere le rughe di una maturità che avanza, senza però essere accompagnata da una saggezza, irrimediabilmente assente.