Una Roma intensa e bellissima: quella papale della splendida stagione del Barocco Italiano. Due artisti geniali  che arrivano sugli schermi cinematografici italiani con un piccolo docu-capolavoro, all’interno della programmazione ufficiale de “La grande arte al cinema”, progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital che per tutto il 2023 porta la grande arte cinematogafica appunto, belle sale italiane , distribuita da Nexo Digital con i media partner di Radio Capital, Sky Arte e Mymovies.it e vanta anche la collaborazione di Abbonamento Musei.

  • Celeberrimo Apollo e Dafne del Bernini

Tre giornate, dal 15 al 17 Maggio 2023 in tutte le regioni italiane al cinema , che propongono il talento ed il genio di chi ha dato vita all’abbraccio vivo della architettura in italia nel 1600: Borromini e Bernini.

Con il film: “BORROMINI E BERNINI. SFIDA ALLA PERFEZIONE” diretto da Giovanni Troilo, già regista di Frida. Viva la vida, Le Ninfee di Monet. Un incantesimo di acqua e luce e Power of Rome, su soggetto di Luca Lancise, prodotto da Sky e Quoiat Films e distribuito da Nexo Digital all’interno della stagione della Grande Arte al Cinema.

  • La verità del Borromini

Come recita il comunicato stampa è :” il racconto della rivoluzione architettonica di un genio solitario che cambia per sempre l’aspetto di Roma attraverso una sfida personale alle convenzioni e ai pregiudizi, con l’umiltà di apprendere dal passato per inventare il futuro, con il coraggio di portare avanti un’idea pagandone il prezzo fino in fondo. Lo stile di Borromini è riconoscibile, eccentrico, diverso: si distingue da quello dei contemporanei e trasuda un’austera autorità spirituale, con perenni allusioni che evocano l’infinito. Ma questa è anche la storia della rivalità artistica più famosa di sempre, quella tra Borromini (1599-1667) e Bernini (1598-1680) e soprattutto la storia della rivalità di Borromini con sé stesso: un genio talmente legato alla sua arte da trasformarla in un demone che lo divora dall’interno, fino a spingerlo a scegliere la morte, con un gesto drammatico, pur di toccare l’eternità”. Un viaggio unico, la visione del docu-film, per assaporare le vie di Roma con occhi nuovi. Tra palazi e strade, chiese e piazze ( tra i tanti Palazzo Barberini, San Pietro, San Carlo alle Quattro Fontane, Sant’Andrea al Quirinale, l’Oratorio di San Filippo Neri, la Basilica di San Giovanni in Laterano, Piazza Navona, la Chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza). Grazie ad una regia inedita ed alla bravura degli attori tra cui Jacopo Olmo Antinori, Pierangelo Menci e Antonio Lanni è sicuramente la presenza degli interventi degli esperti a rendere ancora più coinvolgente la narrazione tra un continuo susseguirsi di presente, passato e futuro. Ma è la bravura dell’attore che interpreta Borromini e la struttura della sceneggiatura sulla sua morte a colpire: morto suicida, è interessante aver scelto la ricostruzione del fatto come una “incursione” nella sua arte. Francesco Borromini vittima del suo stesso talento? Forse. Ma, come ben evidenzia il film, è per il suo genio indiscusso in una Roma papale che non poteva avere lo stesso trattamento di tutti i suicidi della storia: sepolto in terra consacrata, dopo giorni di agonia terribili, chiese perdono per il suo gesto sconsiderato che privò il mondo di un uomo cosi grande e fragile. In questi 3 giorni di permanenza al cinema il docufilm su Bernini e Boromini è stato visto da circa 22.000 spettatori in sala. Motivo per cui alcune sale hanno deciso di continuare a programmarlo: in Puglia, Lazio, Lombardia Emilia Romagna, Marche e Liguria la magia continua. Tra mito e realtà. Da vedere.