Dal 10 giugno non si trova più Kata, la bambina peruviana di 5 anni scomparsa da sabato pomeriggio 10 giugno da un ex hotel occupato nel quartiere di Novoli, Firenze.

La bambina sarebbe stata avvistata a Bologna, in compagnia di una donna a bordo di un autobus della città; a seguito della segnalazione di una donna, si sono quindi attivati i carabinieri e anche l’Antimafia.

Sulla vicenda indaga la pm della Dda fiorentina Christine von Borries, che asserisce di “non escludere nulla”.

Siccome si indaga sul sequestro di persona, secondo gli inquirenti la chiave per risolvere l’enigma potrebbe essere il contesto dell’ex hotel Astor di Firenze che è stato occupato, e le conseguenti guerre per la conquista delle stanze.

Ieri sera circa una quarantina di persone ha partecipato a Firenze, nel quartiere in cui si trova l’ex hotel Astor, a una fiaccolata organizzata per chiedere che la piccola Kataleya, chiamata Kata da parenti e amici, possa tornare a casa.

Non era presente la madre Kathrina della bambina: la giovane aveva ingerito una quantità, ritenuta non letale, di candeggina e ha trascorso la notte al pronto soccorso dell’ospedale di Careggi dove era stata trasportata d’urgenza e, ora, è fuori pericolo.

Il padre di Kata, invece, è detenuto da marzo nel carcere fiorentino di Sollicciano per reati contro il patrimonio e furto.

Domenica scorsa, l’uomo, appresa la notizia della sparizione della figlia, aveva ingerito del detersivo ed era stato sottoposto alla lavanda gastrica.