È alta, mora, magra. Fa della sua seducente bellezza la sua arma per la scalata sociale. Sembrerebbe tutto un po’ banale, ma non lo è. Maiween, col viso un po’ caprino, dà vita a Jeanne du Barry (che nei ritratti appare invece col viso tondo, e i capelli biondi). Maiween, 47enne dal sorriso scarlatto e avvolgente e dagli occhi azzurri e scintillanti, re-interpreta Jeanne, che di anni, invece, ne aveva appena 27. Eppure, ci riesce alla perfezione: sensuale e infantile al contempo, sorride a re Luigi XV, che di anni ne ha 50, stavolta proprio come colui che gli presta il volto, il rinato Jonny Deep. Quel sorriso conquista il re di Francia, che prima la chiama a corte, poi le chiede di restare.

Maiween-Jeanne è poverissima, ma è colta: figlia di una cuoca, è stata educata prima dal suo padrone (attratto dalla di lei bellezza), poi dalle suore, infine divenuta lettrice di ricche signore, ha appreso quanto basta per non sfigurare davanti ai nobili. Tra costoro c’è il barone du Barry (Melvil Poupaud), al quale Jeanne darà un figlio e che la sposerà soltanto per ordine di Luigi XV, il quale vuole che la sua concubina sia una donna onesta. Ma Jeanne è più di una cortigiana: diverte il re, comprende la sua anima, fino ad innamorarsene. Va a cavallo, vestita da uomo, con lui. Così come lei ne comprende la noia, così lui ne comprende il terribile lutto che la colpirà.

Come in una fiaba, abbiamo le streghe cattive che, in questo caso, sono Adelaide, Enrichetta, Anna e Luisa, ovvero le figlie del re che si oppongono, strenuamente, all’amante del padre, arrivando ad umiliarla, a sbeffeggiarla.

Come in una fiaba, abbiamo l’aiutante buono Le Borde (Benjamin Lavernhe) che aiuta Jeanne a destreggiarsi a corte (così come Barney insegnava a Vivian l’high society in Pretty Woman).

Lontani dalla spregevole du Barry interpretata da Asia Argento in Marie Antoniette di Sofia Coppola, vediamo una somigliante Delfina (Pauline Pollmann) manipolata dalle zie, cedere, alla fine, al fascino di Jeanne e un – troppo avvenente – Delfino, futuro Luigi XVI, difendere la bella bontà di Jeanne. Tutti e tre, nel 1793, cadranno sotto la ghigliottina.

Pregevolissime e coinvolgenti le scene storiche, andante la voce narrante. Ancor meglio se visto in francese. Da non perdere.