2017

Giovedì 14 dicembre la giovane scrittrice Benedetta Galetti ha presentato il suo primo romanzo alla Galleria d’arte “La Colomba” davanti a un folto e competente pubblico. Ha introdotto e commentato il testo il professor Alberto Moccetti.

Ticinolive, che scrive poco e legge ancor meno, ha intrapreso la lettura del romanzo e non mancherà di proporre una sua recensione.

UN AMORE COSÌ GRANDE

la trama

Alessandra, giovane italo-svizzera, dopo la laurea in Lettere a Milano, si trasferisce, insieme all’amica e aspirante pittrice Giorgia, a Lugano, dove inizia a lavorare come giornalista culturale per un quotidiano. Il trasferimento da Milano rappresenta per lei la fuga dalla morte del padre e da un rapporto, quello con la madre, diventato ormai impossibile. Il passato però le impedisce di ricominciare a vivere, ritornando sotto forma di ricordi degli ultimi istanti di vita del padre e di incomprensivi quanto terrificanti incubi.

Mentre l’inseparabile e pittoresca amica Giorgia intraprende “un progetto che cambierà il panorama artistico e culturale dell’intero Ticino”, ad Alessandra è affidata l’intervista di uno scorbutico quanto altezzoso ex professore universitario che si appresta a pubblicare un libro di critica letteraria. Il giorno fissato per l’incontro, l’uomo, a causa di un incidente, si trova costretto in ospedale. La giornalista, troppo eccitata dalla possibilità rappresentata dall’articolo, si reca in ospedale dove, dopo aver conosciuto il refrattario professore Giovanni Greco, scopre, a causa di un malinteso, il cancro di cui è affetto l’uomo e la sua volontà di non curarsi.

Mentre Giorgia, tra amori impossibili, tentativi di dipingere e drammi adolescenziali, si perde nel suo mondo artistico, Alessandra, molto lentamente e con estrema fatica, intreccia un rapporto di profondo affetto con Giovanni Greco che, per amor suo, decide di darsi una possibilità e di curare il suo male.

Nel frattempo, la ragazza incontra Matteo, un dentista che frequenta per qualche tempo, ma che allontana nella paura di essere ferita.
Nell’intreccio di questi nuovi rapporti, Alessandra raggiunge un equilibrio che, seppur precario, le permette di ricostruire il suo passato, tra ricordi sfocati del viso del padre e la debole fiducia della possibilità di un domani. Greco convince Alessandra a riconciliarsi con il passato, a ritrovare il rapporto con la madre e la speranza che gli affetti possano essere veri ed eterni, anche nello strappo rappresentato dalla morte.

Il giorno dell’inaugurazione del progetto artistico di Giorgia, Alessandra è richiamata al capezzale di Greco, ormai morente, e vive gli ultimi attimi di separazione con colui che le ha permesso di ritornare a essere figlia di un padre che, morendo, l’aveva tradita. Dopo il funerale, il percorso di rinascita di Alessandra si compie nell’incontro con Matteo, al quale non ha più paura di raccontare il suo amore e di dire che aspetta un figlio da lui.