Grazie all’UDC il Popolo deciderà sul prezzo di acquisto del faraonico Palazzo di Giustizia

*****

1984, primi di marzo
Banca del Gottardo, ufficio del Presidente
Mr Florencio Campomanes, presidente della FIDE; dottor Fernando Garzoni (“Ga”); ich.
– Bello pero’. Posso chiedere quanto e’ venuto a costare questo scherzetto?
– Ehm… cento sessanta milioni.
– Aaah, ma e’ un regalo.

*****

Il Popolo voterà sull’acquisto dell’ex Banca del Gottardo. Grazie al referendum finanziario
obbligatorio introdotto su iniziativa dell’UDC e passato per un pelo in Gran Consiglio, la spesa
di oltre 80 milioni per il Palazzo di Giustizia, ex Banca del Gottardo passa al voto popolare. Ora,
l’UDC spera che il popolo sia più saggio che non il Parlamento cantonale, perché un costo
complessivo per l’acqusito e la sistemazione del Palazzo di Gisutizia di 120 milioni in una
situazione finanziaria precaria come quella che il Ticino sta vivendo ora, sono troppi.

La giustizia merita una situazione logistica migliore di quella che ha vissuto negli ultimi 15 anni di
inattività pianificatoria e manutentiva. L’UDC accetta pure che il centro della giustizia rimanga
a Lugano, ma 120 milioni sono troppi, soprattutto i 76 milioni (che in realtà sono 80) per
l’acquisto di un edificio quasi vuoto, che oggi costa ai proprietari diversi milioni all’anno per la
sua gestione.

L’UDC aveva proposto degli emendamenti per l’acquisto dell’ex Banca del Gottardo che
avrebbero fatto risparmiare ai contribuenti 24 milioni di franchi. Ma i politici preferiscono
spendere 120 milioni per un edificio faraonico che ci metterà 12 anni – più del secondo tunnel
del Gottardo – ad essere sistemato, e che costerà ai cittadini 14 milioni all’anno di gestione
corrente.

UDC
Sergio Morisoli