Quando pensiamo alla Svizzera, ci vengono subito in mente le montagne, i laghi, i villaggi pittoreschi e la neutralità politica. Eppure, c’è un volto meno conosciuto ma altrettanto reale della nostra terra: la Svizzera come terra di santi.

Sono più di duecento le figure venerate nel corso dei secoli: uomini e donne che hanno lasciato una traccia profonda di fede, di carità e di coraggio spirituale.

Dai primi martiri ai padri della fede

La storia comincia molto presto. Già nel IV secolo incontriamo san Maurizio, comandante della leggendaria Legione Tebea, martirizzato con i suoi compagni ad Agaunum (oggi Saint-Maurice, in Vallese). La loro testimonianza di fedeltà al Vangelo fino alla morte è diventata un simbolo per tutta la cristianità.

Accanto a lui si ricorda santa Verena, la giovane donna che, secondo la tradizione, giunse in Svizzera dall’Egitto. Si stabilì prima a Zurigo e poi ad Zurzach, dove si dedicò alle opere di carità: curava i malati, insegnava l’igiene, aiutava i poveri. La sua figura rimane un ponte tra l’eroismo dei martiri e la quotidianità della vita cristiana.

Poco più tardi, la Svizzera vide la nascita di comunità monastiche che avrebbero segnato la sua identità: basti pensare a san Gallo, monaco irlandese che si stabilì come eremita presso il lago di Costanza. Attorno a lui sorse l’abbazia che porta il suo nome, destinata a diventare uno dei centri spirituali e culturali più importanti d’Europa.

I santi medievali

Con il passare dei secoli, il nostro territorio si arricchì di figure straordinarie:

  • san Nicolao della Flüe (†1487), eremita e mistico, patrono della Svizzera, che con la sua preghiera e i suoi consigli aiutò a mantenere la pace tra i cantoni.
  • san Meinrado, l’“eremita ospitale” del Gottardo, le cui reliquie sono conservate a Einsiedeln, grande santuario mariano del Paese.
  • santa Idda di Toggenburg, esempio di penitenza e di fede, venerata ancora oggi con grande devozione popolare.

Questi santi non furono soltanto figure religiose: furono punti di riferimento sociali, capaci di dare speranza e unità in tempi difficili.

I santi dell’età moderna

Anche in età più recente la Svizzera non ha smesso di donare testimoni. Nel Seicento troviamo san Fedele da Sigmaringen, cappuccino, martirizzato nei Grigioni durante le lotte religiose.

E poi arriviamo al Novecento e al nostro tempo, quando la Chiesa continua a riconoscere la santità nata tra le montagne elvetiche. L’ultimo grande riconoscimento è giunto da papa Francesco, che ha canonizzato figure svizzere legate alla spiritualità e alla missione, segno che la santità non appartiene solo al passato, ma continua a fiorire.

Un patrimonio vivo

Guardando a questo lungo elenco — da san Maurizio a santa Verena, da san Gallo a san Nicolao, fino ai santi riconosciuti in età contemporanea — ci rendiamo conto che la Svizzera non è solo un Paese di paesaggi spettacolari e di stabilità politica, ma anche una terra intrisa di spiritualità, capace di custodire e trasmettere la fede.

I santi svizzeri non sono figure lontane, ma fratelli e sorelle che hanno vissuto la stessa terra, le stesse valli e le stesse città in cui viviamo noi. Il loro messaggio è attuale: ricordano che la santità non è un ideale irraggiungibile, ma una chiamata che può germogliare ovunque, anche tra le rocce e i ghiacciai delle nostre Alpi.

Eccone alcuni :

Sant’Ida di Toggenburg (c. 1156-1226): Nata in una famiglia nobile, visse come reclusa dopo aver lasciato il marito violento. È conosciuta per la sua vita di penitenza e preghiera. In arte viene rappresentata accompagnata da un cervo.

Dottore della chiesa, Beato Pier Canisio (1521-1597): Nato a Nimega (oggi nei Paesi Bassi, allora parte del Sacro Romano Impero), è considerato uno dei più importanti teologi del suo tempo e un ardente difensore della Chiesa cattolica durante la Riforma. Passò molti anni in Svizzera e fondò il Collegio di Friburgo. è stato il primo gesuita della provincia germanica. Nel 1925 è stato proclamato santo e dottore della Chiesa da papa Pio XI.

Santa Maria Bernarda Bütler (1848-1924): Nata in Svizzera, fu una missionaria in Ecuador e in Colombia, dove fondò numerose scuole, ospedali e orfanotrofi.

Santa Margherita Bays (1815-1879): Una laica terziaria francescana, è conosciuta per la sua vita di preghiera e carità. Visse a Friburgo e fu proclamata santa da Papa Francesco nel 2019.

Liliane Tami