La morte di Pier Paolo Pasolini, avvenuta nella notte tra l’1 e il 2 novembre 1975, è da sempre circondata da ombre e dubbi. La versione ufficiale, per la quale fu condannato Pino Pelosi, un giovane ragazzo di borgata, attribuiva l’omicidio a una lite tra i due. Tuttavia, questa spiegazione ha subito fatto sorgere sospetti per via delle contraddizioni e delle circostanze poco chiare.
Ecco alcune delle ipotesi alternative sulla sua morte e il loro grado di credibilità:
- Omicidio Politico: Molti ritengono che l’omicidio possa essere stato un’esecuzione mirata per il suo impegno intellettuale e politico. Pasolini era un critico accanito della politica, della Chiesa, e del potere borghese e denunciava senza mezzi termini le trame di corruzione e potere in Italia. La sua opera incompiuta, Petrolio, e le sue inchieste giornalistiche alimentavano il sospetto che sapesse troppo su certi scandali italiani, come il caso ENI. Questa ipotesi è considerata da alcuni credibile, ma è difficile da provare senza prove dirette.
- Agguato di Gruppi Neofascisti: Secondo un’altra teoria, l’omicidio sarebbe stato orchestrato da gruppi di estrema destra. All’epoca c’erano testimonianze che indicavano la possibile presenza di più persone sulla scena del crimine. Pelosi stesso, molti anni dopo il processo, dichiarò di non essere stato l’unico aggressore e che altre persone, legate ad ambienti neofascisti, avevano partecipato all’omicidio. Questa versione è appoggiata da alcuni giornalisti e studiosi che vedono in Pasolini una vittima del clima politico violento di quegli anni, ma resta comunque difficile confermare.
- Omicidio per Ragioni Personali o Affettive: Questa versione è meno accreditata, ma è stata talvolta suggerita: si ipotizza che dietro il delitto possano esserci stati motivi di natura personale o legati alla vita privata di Pasolini, come dissapori o rancori con persone frequentate nell’ambiente della borgata. Tuttavia, non sono mai emersi indizi forti a sostegno di questa teoria.
- Rituali di Violenza della Borgata: Alcuni storici e sociologi hanno ipotizzato che l’omicidio sia stato frutto di una violenza che Pasolini avrebbe sottovalutato frequentando ambienti pericolosi. Ma anche qui, la mancanza di prove e la natura vaga della teoria non la rendono del tutto soddisfacente.
In sintesi, la versione ufficiale lascia molti interrogativi irrisolti, e mentre alcuni dettagli delle ipotesi alternative sono considerati plausibili, manca un consenso e delle prove definitive. Le dichiarazioni di Pelosi, ritrattate nel tempo, e nuove testimonianze hanno mantenuto vivo il sospetto che l’omicidio fosse legato a ragioni più complesse di un semplice litigio.