La protagonista de Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani si chiama Micòl Finzi-Contini. È una giovane donna di grande bellezza, intelligenza e cultura, descritta come bionda con occhi chiari e pelle color miele. Micòl è una figura enigmatica e affascinante, simbolo di un mondo aristocratico e protetto che viene travolto dalle leggi razziali e dalla Seconda Guerra Mondiale.
Il romanzo è narrato in prima persona da un giovane ebreo della borghesia ferrarese, che si innamora di Micòl senza essere ricambiato. La storia si svolge nella Ferrara degli anni Trenta, dove i Finzi-Contini, una famiglia ebraica benestante, vivono in isolamento nella loro villa con un ampio giardino e un campo da tennis. Quando gli ebrei vengono esclusi dai circoli cittadini, la famiglia apre il proprio giardino a un gruppo di giovani coetanei, creando uno spazio protetto dove si intrecciano amicizie, amori e discussioni politiche.
Micòl, pur mostrando una certa affinità con il narratore, rifiuta l’idea di un amore romantico, considerandolo un “gioco crudele” che non si addice alla loro natura. Nonostante la sua bellezza e intelligenza, Micòl è anche una figura tragica: la sua famiglia viene deportata e uccisa nei campi di concentramento nazisti, mentre il narratore sopravvive e ricorda con malinconia quel periodo di giovinezza e speranza ormai perduto.
Il romanzo è considerato uno dei capolavori della letteratura italiana del Novecento, esplorando temi di amore, solitudine, memoria e la tragica fine di una comunità ebraica in Italia.