Marino Falier (o Marin Faliero) fu il 55º Doge di Venezia, protagonista di una delle vicende più tragiche e clamorose della storia della Repubblica. La sua storia è segnata da ambizione, tradimento e una fine infamante. Ecco i dettagli:


📜 Contesto Storico

  • Epoca: XIV secolo
  • Doge dal: 11 settembre 1354
  • Periodo turbolento: Venezia stava attraversando un momento difficile, con tensioni interne tra patrizi e popolani, e problemi esterni (soprattutto i contrasti con Genova).

👤 Chi era Marino Falier?

  • Nato: verso il 1274
  • Famiglia: Patrizia, nobile e antica
  • Carriera: Fu ambasciatore, militare e membro influente del patriziato veneziano.
  • Prestigio: Aveva servito la Repubblica con onore, persino come ambasciatore a Roma e in Francia.

⚖️ Il Colpo di Stato (1355)

  • Motivo apparente: Offeso da un gruppo di giovani patrizi che lo avevano deriso e insultato, Falier avrebbe covato rancore. Secondo alcuni storici, questo fu solo il pretesto: il Doge voleva concentrare nelle sue mani un potere assoluto, simile a quello dei signori italiani del tempo (es. Visconti, Estensi…).
  • Obiettivo: Abbattere il sistema repubblicano e diventare signore assoluto di Venezia.
  • Complotto: Cercò l’appoggio dei popolani e di alcuni scontenti del regime aristocratico. La congiura doveva scattare il 15 aprile 1355.
  • Tradimento interno: Uno dei congiurati (Bertrando Bordone) rivelò il piano ai capi della Repubblica.

⚔️ La Reazione della Repubblica

  • Il Consiglio dei Dieci (un potente organo giudiziario e politico, nato proprio per prevenire simili minacce) intervenne prontamente.
  • Marino Falier fu arrestato, processato in segreto, e condannato a morte.

🗡️ La Condanna e l’Esecuzione

  • Data: 17 aprile 1355
  • Luogo: Scala del Palazzo Ducale (vicino alla Sala del Maggior Consiglio)
  • Modalità: Decapitazione.
  • Età: Aveva circa 80 anni.
  • Infamia: Un atto senza precedenti. Mai prima un Doge era stato giustiziato per tradimento.

🏛️ Le conseguenze

  • Condanna alla damnatio memoriae: Il suo ritratto nel Palazzo Ducale venne rimosso e sostituito con un riquadro nero con la scritta: “Hic est locus Marini Faletro, decapitati pro criminibus”
    (“Questo è il posto di Marino Falier, decapitato per i suoi crimini”).
  • Il fatto rafforzò il potere del Consiglio dei Dieci, che divenne un’istituzione chiave della stabilità veneziana per i secoli successivi.
  • La nobiltà veneziana si compattò per difendere il sistema repubblicano contro ogni deriva autoritaria.

🖋️ Risonanza nella cultura

  • La storia di Falier affascinò vari autori e artisti:
    • Lord Byron scrisse un dramma intitolato “Marino Faliero, Doge of Venice” (1821).
    • Caspar David Friedrich rappresentò lo spirito romantico del Doge traditore.
    • In letteratura e teatro, Falier è spesso visto come il simbolo della tensione tra libertà e ambizione, tra ordine e desiderio di potere assoluto.