Chi era Chiara Poggi
Chiara Poggi era una giovane donna di 26 anni, laureata in Economia, residente a Garlasco, in provincia di Pavia. Viveva con la famiglia in una villetta tranquilla e conduceva una vita riservata.
Il delitto – 13 agosto 2007
Il 13 agosto 2007, Chiara viene trovata morta nella sua abitazione. A scoprirne il corpo è Alberto Stasi, all’epoca suo fidanzato, che sostiene di averla trovata riversa sulle scale di casa, insanguinata. Chiara è stata uccisa brutalmente con oggetti contundenti e colpita ripetutamente.
Le indagini
- Alberto Stasi è da subito l’unico sospettato, ma le indagini si rivelano complesse. Non ci sono testimoni, e gli elementi raccolti sono controversi.
- Si discute molto di tracce di DNA, impronte, e di un video pedopornografico trovato sul computer di Stasi (che però non viene ritenuto rilevante ai fini dell’omicidio).
- Le prove contro di lui sembrano non essere sufficienti: non ci sono tracce di sangue sulle sue scarpe, e la sua versione dei fatti è coerente, anche se alcuni dettagli destano sospetti.
I processi
- 2009–2011: Alberto Stasi viene assolto in primo e secondo grado per insufficienza di prove.
- 2013: La Cassazione annulla l’assoluzione e ordina un nuovo processo.
- 2015: In appello-bis, Stasi viene condannato a 16 anni di carcere per omicidio volontario. La sentenza viene confermata nel 2017 dalla Cassazione.
Situazione attuale
- Alberto Stasi è in carcere, dopo la condanna definitiva.
- Il movente non è mai stato chiarito completamente. Il caso ha diviso l’opinione pubblica e resta emblematico per le difficoltà del sistema giudiziario italiano in casi di omicidio con poche prove dirette.
🔍 Marzo 2025: riapertura del caso
- Nell’11 marzo 2025, la Procura di Pavia ha notificato un avviso di garanzia ad Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, per omicidio in concorso, riaprendo un caso archiviato dal 2017. Ciò è avvenuto dopo nuove analisi genetiche su reperti precedentemente considerati inutilizzabili
- Stasi, condannato nel 2015, rimane in carcere mentre Sempio diventa formalmente indagato.
🧬 Nuove prove scientifiche e rilievi tecnici
- Viene attribuita ad Andrea Sempio l’impronta denominata “33”, rinvenuta sulle scale vicino al corpo, oltre a diverse altre impronte non identificate; inoltre è stato recuperato un martello a Tromello, ipotizzata possibile arma del delitto.
- Sono state avviate moderne tecnologie forensi: rilievi laser e riprese con drone per creare un modello 3D dettagliato della scena del crimine. Il modello dovrebbe essere completato entro due mesi, con l’obiettivo di chiarire dinamiche dell’omicidio e numero delle persone presenti.
🧪 Analisi genetiche recenti
- In giugno-luglio 2025 sono emerse analisi su nuovi reperti raccolti durante l’incidente probatorio:
- Su tappetino, scale e campioni autoptici è stato trovato solo sangue di Chiara Poggi, senza tracce di DNA maschile significativo.
- Dai rifiuti e contenitori trovati quella mattina emergono solo tracce riconducibili a Chiara e ad Alberto Stasi (su una cannuccia Estathé, yogurt Fruttolo, ecc.).
- Tuttavia, da un vecchio tampone orofaringeo non analizzato finora, è stata rilevata una traccia di DNA maschile ignoto, che non coincide né con Stasi né con Sempio. Gli inquirenti la attribuiscono a contaminazione, ma resta al centro del dibattito.
🧩 Posizioni ufficiali
- Dario Redaelli, consulente della famiglia Poggi, conferma dei campioni raccolti identificano esclusivamente tracce di Chiara e Stasi, affermando: “non ci sono elementi per ipotizzare un’altra persona sulla scena”.
- La famiglia Poggi, tramite l’avvocato Tizzoni, resta scettica circa il valore del DNA ignoto, definendolo privo di fondamento.
🧭 Stato attuale e possibili scenari
- Le indagini sono in corso e si attendono i risultati finali del modello 3D della scena, che potrebbero chiarire i movimenti e la presenza di eventuali persone oltre Stasi .
- Resta da valutare l’esito degli accertamenti genetici sulle unghie di Chiara, dove era stato ipotizzato DNA di un uomo non identificato .
- È possibile che la Procura decida di formulare nuove contestazioni o, in alternativa, archiviare nuovamente il fascicolo, ma per ora Andrea Sempio è indagato e la posizione di Stasi resta invariata.