“Povera Cicciolina”: un tempo icona di libertà e amore, oggi nostalgica dei suoi bei tempi… con assegno a vita. L’ex pornostar e deputata del Partito dell’Amore, Ilona Staller, improvvisamente torna a bussare alle porte di Montecitorio con una richiesta irresistibile: 10 milioni di euro come risarcimento per il taglio del suo vitalizio. Soldi che promette – con spirito caritatevole – di destinare alla beneficenza… ma intanto il suo avvocato già lucra.

Il teatrino del ricordo (e del rimborso)

Dal 2018, anno del taglio deciso da Roberto Fico, oltre 1.300 ex parlamentari – da Scajola a Bassolino – reclamano il ritorno al mitico assegno da parlamentare. Nel bel mezzo di questa “carica dei cicciolini”, ecco spuntare la figlia dei fiori: “Se mi avete tolto 1.000 euro al mese, chiedo rimborso da 10 milioni!” sbotta lei, spiegando però di voler devolvere tutto “agli ospedali”.

Il paradosso della Casta

Ecco il nocciolo dell’ironia: politici che chiedono assegni a vita come fossero pensionati di lusso, mentre votano leggi “per i poveri” – con stipendi che i comuni cittadini possono solo sognare. Il Movimento 5 Stelle già tuona: “È un insulto alla povertà!”

Ironia finale: povera… davvero?

Povera Cicciolina, sostengono i moralisti online: “Ha anche un sottomarino gigantesco nel Pacifico e tesoretti sparsi per il mondo”. Eppure protesta: “Non arrivo a fine mese con mille euro al mese