Il Bangladesh, nazione a maggioranza musulmana con circa il 95% della popolazione, sta attraversando una fase di grave deterioramento politico e religioso. Da agosto 2024, quando l’ex premier Sheikh Hasina è stata estromessa in circostanze tumultuose, le minoranze religiose — in particolare cristiani, indù e buddisti — sono state oggetto di persecuzioni sistematiche e spesso impunite

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Secondo il Bangladesh Hindu Buddhist Christian Unity Council, tra agosto 2024 e gennaio 2025 si sono verificati oltre 2.000 attacchi contro minoranze, compresi 23 omicidi, rapine, violenza sessuale, saccheggi e incendi di templi e abitazioni, oltre a casi di arresti arbitrari e pressioni per conversioni forzate

Solo nei primi due mesi del 2025, si sono contati altri 92 episodi violenti, inclusi 11 morti e 3 stupri di gruppo

Le comunità cristiane, specialmente quelle costituite da giovani convertiti o appartenenti a popolazioni eti-nico minoritarie, vivono nella paura costante: case bruciate, attività vandalizzate, minacce di morte, preghiere coatte per rinunciare alla fede. Molti hanno dovuto andare in nascondiglio. Circa 36 attacchi diretti sono stati confermati e oltre 100 famiglie sono state costrette a rinnegare la fede opendoorsus.org.

Le organizzazioni di diritti umani denunciano che le autorità spesso ignorano o minimizzano tali violenze, che i colpevoli restano impuniti e che persino le istituzioni statali sono usate per reprimere le minoranze. Secondo CSI (Christian Solidarity International), il governo ha strumentalizzato accuse giudiziarie contro leader cristiani, negando loro persino la libertà su cauzione .

👥 Un popolo che resiste nella fede

Nonostante le minacce, molti cristiani continuano a vivere la fede con coraggio e dignità. Molti affermano di non cedere paura e di rimanere fedeli, cercando sostegno nella preghiera, nella solidarietà delle comunità internazionali e nella speranza in una protezione divina più grande delle difficoltà presenti .

Il silenzio dell’informazione nazionale e internazionale non ferma la sofferenza dei cristiani bangladesi, che in molti casi sono martiri di fede: uccisi, esiliati, derubati dei loro diritti. In un contesto dove l’estremismo islamista guadagna terreno politico e sociale, la fede dei cristiani diventa un segno di resistenza sacrale.

Questi martiri moderni mostrano che la vocazione cristiana non è un ideale astratto, ma una passione per la Verità. Mentre il mondo sembra voltarsi dall’altra parte, essi testimoniano con la vita che essere cristiani è contribuire alla costruzione di un regno più grande, che nessuna persecuzione può fermare.