Martedì 22 luglio 2025, dalle ore 19.30 alle 21.30, si terrà online un incontro dal titolo: “La disciplina del fine vita in Parlamento”, promosso dall’Università Unidolomiti e dalla SSML San Domenico. Un tema delicato, che tocca la coscienza di un’intera civiltà e che merita di essere affrontato non solo sul piano normativo, ma anche su quello antropologico, medico e filosofico.
Il dibattito pubblico sul fine vita è tornato al centro dell’agenda legislativa e culturale, in un tempo segnato da gravi smarrimenti etici, dove la tecnica sembra aver superato la coscienza e la libertà rischia di smarrire la propria radice nella verità. Per questo, l’appuntamento di martedì rappresenta un’occasione di confronto interdisciplinare di altissimo livello, volto ad analizzare il disegno di legge in discussione in Parlamento, nelle sue implicazioni giuridiche, costituzionali, bioetiche e spirituali.
I relatori: voci autorevoli e coscienze vigili
Tra gli interventi principali troviamo figure note e autorevoli nel panorama nazionale del dibattito bioetico:
- Giulia Bovassi, bioeticista di profonda sensibilità culturale e morale;
- Rudi Di Marco, docente di Filosofia del diritto, che guiderà la riflessione sul significato giuridico e umano delle norme in discussione;
- Massimo Gandolfini, medico, portavoce di una medicina che si rifiuta di piegarsi alla logica dell’eliminazione del malato.
Accanto a loro prenderanno la parola:
- Pino Morandini, magistrato e difensore della centralità della vita nel diritto;
- Daniele Trabucco, professore di Diritto costituzionale;
- Aldo Rocco Vitale, docente di Filosofia del diritto;
- Carmelo Domenico Leotta, professore di Diritto penale.
Una pluralità di competenze, unite da una comune convinzione: la legge sul fine vita non può prescindere dalla tutela della dignità umana, che non si misura in base all’autonomia o all’efficienza, ma si fonda sul valore intrinseco di ogni persona, in ogni fase della sua esistenza.
L’urgenza di una risposta culturale
L’evento non sarà soltanto un’occasione accademica: esso si propone di essere un contributo culturale alla resistenza umanistica contro la deriva utilitarista. Di fronte a una società che legalizza l’eutanasia come gesto di pietà, occorre ricordare che la vera pietà è prendersi cura, non eliminare. Come ha detto papa Francesco: “Non si può mai scegliere la morte come soluzione: la vita è un dono, anche nella sofferenza”.
Iscrizioni aperte
L’evento si svolgerà in modalità online, per consentire una più ampia partecipazione. Per iscriversi, è possibile contattare Francesca Ferrazza all’indirizzo mail: universita@unidolomiti.it o telefonare allo 0437 851355.
