Lina

La camminata meditativa: cos’è e perchè fa bene

Praticare la camminata meditativa significa abbandonare pensieri e preoccupazioni per concentrarsi sul respiro e sul contatto dei piedi con il suolo, in piena consapevolezza del corpo, un tipo di meditazione in movimento che prevede una camminata lenta, in cui entrare in contatto con sé stessi, allenandosi a osservare senza giudizio pensieri ed emozioni, focalizzandosi sul presente e sul proprio corpo, per puntare a una calma mentale che porta ad una riduzione del flusso automatico del self talking, soprattutto se automatico.

La meditazione con le campane tibetane

Anche se spesso il loro ruolo viene sottovalutato, i suoni che si sentono contribuiscono al modo in cui si sta col mondo e con sé stessi. Il massaggio con campane tibetane induce stati di rilassamento profondi, a favorire la concentrazione e a portare la mente nel momento presente, grazie ai suoni armonici prodotti dalle campane stesse e dalle loro vibrazioni.

L’uso delle campane tibetane nell’ambito della meditazione arricchisce la sessione, in cui può eventualmente essere introdotta anche una meditazione guidata, con scopi di rilassamento o per portare al proprio corpo o al proprio cervello la sensazione che si proverebbe dopo ave superato un ostacolo . Il massaggio sonoro è impiegato spesso all’inizio o alla fine della sessione stessa, come strumento di apertura o di chiusura della meditazione, mentre se inserito durante la meditazione, invece, favorisce la consapevolezza.

C’è, poi, la meditazione sonora (mindfulness del suono), che richiede di ascoltare non tanto i propri pensieri bensì i suoni presenti in quel momento, senza volerli modificare o giudicarli ma utilizzandoli come un mezzo per coltivare la presenza mentale: le campane tibetane, con i loro suoni armonici e rilassanti, sono adatti per questa pratica e ne diventano le protagoniste.  

Integrare la camminata meditativa e le campane tibetane

Questa combinazione porta a un’esperienza meditativa unica, poichè la meditazione seduta stabilizza la consapevolezza, la camminata consente d’integrare la pratica nel corpo e l’uso delle campane tibetane aiuta a entrare e a uscire dagli stadi meditativi. Un rituale completo può durare fra i 30 e i 60 minuti e inizia con alcuni minuti dedicati ad una meditazione con campane tibetane, i cui suoni delicati aiutano a centrare la mente e a stabilire un’intenzione. In quei minuti è possibile praticare la meditazione seduta, accompagnandola al suono.

A questo punto, inizia la vera e propria camminata meditativa per 15-20 minuti, dove il movimento avviene lentamente e in silenzio, con focus sul respiro o sui passi. Dopo un numero determinato di passi, si prevede una pausa, durante la quale fermarsi e ascoltare con attenzione il suono emesso dalle campane tibetane.

La sessione termina con una meditazione accompagnata dai suoni delle campane tibetane (15-20 minuti) per poi rimanere seduti, in profondo ascolto del corpo e del respiro.

Esempio pratico per uso personale o in gruppo

Quando si combinano le due tecniche, per raggiungere uno stato di rilassamento profondo, con notevoli benefici anche su persone che vivono stati di salute alterati, si inizia raccogliendo la mente grazie ai tre suoni emessi dalla campana per poi camminare lentamente e in silenzio, percependo il contatto delle piante dei piedi contro il pavimento o il terreno. Dopo 10 minuti, un tocco di campana porta una pausa dedita all’ascolto. Poi, si prosegue con la camminata meditativa, che può avvenire anche nella natura, per aumentare ancora il radicamento e il contatto. Si conclude ascoltando in silenzio il proprio corpo, mentre i suoni finali delle campane tibetane sfumano.

La meditazione e la presenza nel quotidiano

Meditare aiuta a concentrarci sul “qui e ora” e l’integrazione tra camminata, consapevolezza e rilassamento sonorocon campane tibetane permette di vivere ogni istante in piena presenza, gentilezza e gratitudine.

La camminata meditativa secondo Thích Nhất Hạnh

“Ascoltare la campana è ascoltare la voce del Buddha che ci richiama a casa.”

Per Thích Nhất Hạnh, monaco zen vietnamita, attivista per la pace e fondatore della Plum Village Tradition, la camminata meditativa è una delle pratiche centrali della mindfulness. Secondo la sua visione, è lenta, consapevole e focalizzata sul respiro, dove ogni passo è un atto di presenza, amorevolezza e gratitudine. Questa è una forma di meditazione attiva che integra corpo e mente, aiutando a coltivare la gioia nel momento presente, anche durante le attività quotidiane.

La camminata meditativa di Thích Nhất Hạnh è spesso accompagnata da versi come:

“In – la pace.

Out – un sorriso.”

L’importanza del suono della campana

Nella visione del Plum Village, la realtà che ha creato in Francia per meditazione e vita consapevole, la campana non è solo un oggetto rituale ma una pratica spirituale viva, una vera e propria “chiamata al risveglio.”

La pratica del suono della campana può essere fatta ogni volta in cui si sente una campana, che sia fisica o metaforica (come un suono quotidiano): ci si ferma, si respira e si torna al momento comune. Non a caso, la campana viene usata spesso nelle pratiche comuni.

Camminata, meditazione e campane: una pratica spirituale accessibile a tutti

La camminata meditativa accompagnata dai suoni e dalle vibrazioni delle campane tibetane, come ci ha insegnato Thích Nhất Hạnh, è una pratica accessibile a tutti, inseribile con facilità anche nelle proprie pratiche quotidiane, in combinazione col massaggio, o con il rilassamento con le campane tibetane.