Soldati guidati da San Maurizio
Origine: Egitto
martirio: intorno al 286
Festa: 22 settembre
Nel cuore del Vallese, nell’antica Agauno (oggi Saint-Maurice d’Agaune), ha avuto luogo uno degli episodi più impressionanti del martirologio: il sacrificio della Legione Tebea, guidata da san Maurizio, insieme ai compagni Esuperio, Candido e migliaia di soldati, martirizzati sotto l’imperatore Massimiano alla fine del III secolo.

La testimonianza di Eucherio di Lione
La fonte più importante è una lettera di Eucherio, vescovo di Lione (†449), indirizzata a Salvius, vescovo di Amiens, intorno al 450. In essa, Eucherio dichiara:
“Ho inviato alla vostra beatitudine la passione scritta dei nostri martiri, poiché temevo che, per mancanza di cura, il tempo cancellasse dalla memoria degli uomini gli atti di un così glorioso martirio. Mi sono informato della verità di quest’evento presso persone debitamente informate, e da sant’Isacco, vescovo di Ginevra, che le aveva ricevute dal beato vescovo Teodoro che lo ha preceduto nel tempo.”
(Passio Acaunensium martyrum, in Patrologia Latina, vol. 50, coll. 827-832).
Il racconto parla di 6.600 soldati cristiani della legione originaria della Tebaide (Egitto), messi a morte per aver rifiutato di sacrificare agli dèi pagani.
Dubbi e controversie
La cifra impressionante suscitò presto perplessità. L’autore della Vita dei Padri del Giura (VI sec.) osservava con ironia:
“…una passione che, lungi dal riuscire a contenere 6.600 uomini in un edificio, non ha nemmeno potuto rinchiuderli tutti in questa pianura.”
(Vita di Romano, par. 44).
Gli storici moderni concordano nel ritenere la che i martiri di Agauno fossero meno di 6 mila, ma nonostante ciò la crudeltà del massacro rimase ben viva nella memoria degli svizzeri.
Il culto e il monastero
La memoria dei martiri ebbe un impatto enorme. Già nel 515, il re burgundo Sigismondo fondò sul luogo del sepolcro la celebre abbazia di Saint-Maurice d’Agaune, che divenne uno dei più importanti monasteri della cristianità occidentale, cuore spirituale e politico della Borgogna.
Il culto di san Maurizio si diffuse in tutta Europa: il santo divenne patrono del Sacro Romano Impero, protettore di cavalieri e soldati, e la sua immagine fu associata all’ideale di fedeltà e sacrificio per Cristo.
Significato della leggenda
La Passione della Legione Tebea rappresenta anche una potente metafora della resistenza della fede contro la violenza e l’oppressione. Eucherio stesso, nella sua lettera, sottolinea l’intento di non lasciare cadere nell’oblio la memoria di quei martiri, trasmettendola come patrimonio spirituale alla Chiesa e valorizzandone l’aspetto militante.