ABC News: attacco con granate, RPG e Kalashnikov a nave maltese nel cuore dell’oceano, 24 ostaggi rinchiusi nella “cittadella” blindata, la marina spagnola pronta al contrattacco.
Il commento di Mario Scaramella
Un mercantile battente bandiera maltese, la petroliera M/V Hellas Aphrodite, è stato assaltato e imbarcato da pirati armati nel tratto di Oceano Indiano al largo della Somalia: secondo rapporti internazionali gli assalitori avrebbero fatto fuoco con mitragliatrici e razzi RPG prima di salire a bordo. L’episodio è avvenuto nelle prime ore del mattino e rappresenta il primo grande sequestro commerciale attribuito a pirati somali da oltre un anno, in un contesto di preoccupante ripresa di attività ostili nella regione. 
L’unità, gestita da Latsco Marine Management Inc., stava effettuando la rotta da Sikka (India) verso Durban (Sudafrica) con un carico di carburante. Gli operatori hanno dichiarato di essere «in stretto contatto» con l’equipaggio: i 24 membri dell’equipaggio sono riportati sani e salvi e, secondo fonti di sicurezza marittima, si sarebbero rifugiati all’interno della “citadel” — la stanza blindata di emergenza presente a bordo — dove al momento sono ristretti in attesa di sviluppi. 
Il UK Maritime Trade Operations (UKMTO) ha emesso un avviso segnalando che la nave era stata avvicinata da una piccola imbarcazione al largo della poppa e che c’erano stati spari e lanci di RPG prima del boarding. 
L’operazione militare internazionale contro la pirateria nel Corno d’Africa, EUNAVFOR Operation Atalanta, ha reso noto che un asset è nelle vicinanze e si sta avvicinando per valutare e intervenire; il mezzo navale più vicino, secondo fonti operative, è una fregata spagnola impegnata in Atalanta, che però sarebbe a distanza di alcune decine d’ore dall’area dell’incidente. La presenza di forze navali europee in zona è dunque confermata, ma i tempi di intervento potrebbero risultare lunghi a causa della grande distanza dal luogo dell’abbordaggio. 

⸻
Il commento di Dr. Mario Scaramella
Il Dr. Mario Scaramella, avvocato (Attorney-at-Law) e consulente legale con lunga esperienza in materia antipirateria e’ stato contattato nel pomeriggio di ieri dall’ armatore greco, ovviamente preoccupato per le condizioni dei marinai greci e filippini rinchiusi nella safe room della nave, “non posso ne confermare ne smentire la presenza di un team di sicurezza a bordo, certo le misure preventive messe a punto dall’armatore hanno funzionato, quel che e’ in ritardo e’ la flotta della missione militare Atalanta, sono tre giorni che una unita di pirati a bordo di una nave apooggio iraniana, un peschereccio precedentemente dirottato, sta attaccando e tentando un sequestro in quel quadrante dell’oceano indiano, solo dopo l’assalto di ieri una nave da guerra spagnola si e’ diretta verso la Hellas Aphrodite e ci aspettiamo imminente abbordaggio, in mancanza saremo costretti ad attivare le solite estenuanti trattative con i pirati che sono strutturati ed organizzati come una vera mafia del mare, affrontiamo questo problena dal 2009 e combattiamo sopratutto a terra, in Somalia, questa criminalità”
L’ufficio del procuratore generale federale somalo Dr. Suleyman con assistenza internazionale sancita da una risoluzione del consiglio di sicurezza delle nazioni unite nel 2011 opera con una unita anti pirateria marittima diretta proprio da Scaramella che e’ il focal point diplomatico con l’UNICRI delle Nazioni Unite. “Bisogna condiderare la nuova saldatura tra Huti yemeniti e Al Shabab ed i collegamenti con i pirati, e’ un nuovo scenario che studiamo con attenzione, la nostra risposta sara’ durissima” conclude Scaramella. A bordo della petroliera greca che batte bandiera maltese contiamo di inviare gli specialisti della Blue Border maltese che sono gia operativi in zona, li dirige un ex ufficiale dei servizi speciali della marina Donald Browning, con lui un altro ex d’eccezione il comandante Shawn Winter e dell’ antiterrorismo al Military Sealift Command Napoli, chi deve intervenire a bordo lo deciderà’ nelle prossime ore solo l’armatore, PARIS LATSIS/KASSIDOKOSTAS e’ il rappresentante incaricato” dichiara Scaramella, che intanto e’ ad Atene pre-allertato per coordinare le attivita a livello legale ed info operativo.
Contesto operativo e implicazioni
• Le prime ricostruzioni degli eventi suggeriscono che i gruppi di pirati somali stiano sfruttando “mother ships” e imbarcazioni di supporto per estendere il loro raggio d’azione a centinaia di miglia dalla costa, una tattica osservata nelle recenti azioni segnalate nelle ultime settimane. 
• Esperti di sicurezza marittima e analisti avvertono che un mix di fattori — dalla riduzione delle risorse navali internazionali nell’area per crisi regionali, alla possibile convergenza di reti armate (menzionata da Scaramella come collegamenti tra Houthi yemeniti, Al-Shabab e reti pirate) — potrebbe aver favorito la ripresa di attacchi in acque finora ritenute relativamente sicure. 
Stato dell’equipaggio e prossimi sviluppi
Le autorità marittime internazionali, il manager del vettore e le forze navali presenti stanno monitorando la situazione. La priorità rimane la sicurezza e il benessere dell’equipaggio e il ritorno in porto della nave o la sua liberazione senza perdite. Le operazioni navali di EUNAVFOR / Atalanta, così come eventuali interventi privati o negoziali, saranno determinanti nei prossimi giorni.
A cura di Liliane Tami