Lo scarto, forse imprevedibilmente, è stato minimo, (52 voti favorevoli all’assoluzione, contro 48 contrari) ma Trump è ora assolto ed esce vincitore dalla causa che lo aveva visto come accusato di Impeachment.
La battaglia per l’assoluzione è durata mesi, ma il Presidente degli Stati Uniti rimarrà tale nel suo incarico: non ci sono, infatti, prove a suo sfavore. Grato ai repubblicani che l’hanno sostenuto, il Tycoon esce vincitore, con un “tradimento” tuttavia importante: il repubblicano Mitt Romney gli ha votato a sfavore. Era stato il suo rivale nella corsa alla Casa Bianca, dopotutto.
Indigna gli spettatori il gesto di Nancy Pelosi, che, vistasi rifiutare la mano dal Presidente, mentr’egli terminava di parlare ha stracciato la sua copia del discorso, con un ghigno chiosatore e trionfante. Conservatori e progressisti concordano sul gesto che ha accomunato tutti nell’indignazione. 79 anni (portati davvero bene), di chiare origini italiane Nancy è una speaker veterana della politica statunitense, sempre distintasi per correttezza.
C’è chi ipotizza che il gesto plateale di stracciare il discorso davanti alle telecamere di mezzo mondo, sia stato più dovuto alla stizza che alla premeditazione: il gesto di Trump, di averle rifiutato la mano, non senza imbarazzo, che le ha lasciato il braccio teso sospeso nel vuoto. Plateale la risposta laconica ai giornalisti da parte della pelosi “Trump ha fatto a pezzi la verità, io ho fatto a pezzi il suo discorso, che è un manifesto di bugie”.