Quando si parla di cerimonie non è compito facile, ma per quella avvenuta ieri al Museo Maxxi di Roma il compito è più semplice essendo Giulia Crispiani la vincitrice del premio Giovani Collezionisti per la quadriennale di arte 2020.
Come recita il comunicato stampa: “dopo l’introduzione di Federica Pecci Ruggeri, vicepresidente dell’Associazione Giovani Collezionisti e ideatrice del premio, sono intervenuti Margherita Guccione, responsabile scientifico Grande MAXXI, Umberto Croppi, presidente Fondazione La Quadriennale di Roma, Stefano Collicelli Cagol, curatore della Quadriennale d’arte 2020 FUORI e direttore del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato. Ha concluso l’incontro il saluto di Ludovico Pratesi, storico dell’arte, critico e curatore, che lascia dopo venti anni la direzione artistica dell’Associazione per dedicarsi a nuovi progetti”.
Il Diritto alla Bellezza, insomma si sa, in Italia con la nuova legge del 2022 ha coinvolto tutti non solo il diritto e un nuovo senso di tutela del patrimonio artistico, ma anche cosa sia questo patrimonio. E’ per questo interessante come questa cerimonia di donazione al museo dell’opera “incontri in luoghi straordinari” ne sia un esempio essendo un modo per avvicinare il più possibile tutti gli attori del mondo dell’arte contemporanea..
Se in Italia la bellezza, ricca di arte e storia, è praticamente da sempre oggetto di studio per essere garantita e protetta ma solo dallo scorso anno si è creata una legge ad hoc di “diritto alla bellezza” di cui a suo tempo si è già parlato, anche il suo contesto , inevitabilmente, sta cambiando aggiornandosi ai tempi offrendo possibilità e spunti di incontro, studio e collaborazione inediti tra i soggetti attori del settore. Galleristi, giuristi, storici dell’arte, collezionisti e semplici appassionati che siano.. E la presenza in sala a questo evento di molti curatori d’arte ( Michele Bertolino, Matteo Binci, Angelo Bucarelli; Cristina Cobianchi, presidente di AlbumArte, Daniela Lancioni, curatrice del Palazzo delle Esposizioni) ne è un esempio, cosi come la presenza dei collezionisti, tra cui Antonio Valentino, presidente dell’Associazione Giovani Collezionisti, Giampiero Ruzzetti, vicepresidente dell’Associazione Giovani Collezionisti, Flaminia Cerasi, Giovanni e Clara Floridi, Valeria Giuliani, Andrea Positano, i galleristi Benedetta Acciari di Ex Elettrofonica, Norberto Ruggeri di Studio Sales, Francesca Antonini, Erica Fiorentini.
Se la legge n.22 del 2022 ha insomma segnato un nuovo passo in Italia, è bello notare come questa poi, praticamente avvenga nel concreto: il diritto alla bellezza insomma non solo viene riconosciuto ma anche espresso e garantito. Il premio infatti è una sorta di collaborazione-sinergia tra l’Associazione dei Giovani Collezionisti e le istituzioi nazionali italiane. Il compito di avvicinare nuovi “potenziali” collezionisti all’arte contemporanea italiana e non , non è compito facile, ma è bello come un museo italiano come il MAXXI, se ne renda promotore insieme a Fondazione quadriennale di Roma appunto , città italiana che non è solo la capitale dello Stato, ma anche il fulcro e monumento d’arte.
Opportunità per giovani artisti che devono essere “emergenti” per partecipare a questo premio. Tutti rigorosamente infatti “under 35 ” (e provenienti dalla quadriennale d’arte 2020 che si è svolta sempre a Roma, dal titolo FUORI proprio tra il 2020 e 2021 presso il Palazzo delle Esposizioni che, si segnala, è anche il più grande spazio espositivo interdisciplinare nel centro di Roma). Concludendo insomma, con l’opera vincitrice premiata di Giulia Crispiani si è quindi compiuto non solo gesto di offrire la possibilità di acquistare l’opera da parte di un collezionista per poi donarla ad un museo ma di premiare un’opera interessante, complessa ma semplice e strutturata che si completa tra disegno scrittura e atto creativo. Inoltre, dal momento che nasce in un processo creativo presso Mattatoio di Roma, anche da un concetto di arte in movimento, quale forma residenziale d’arte, dove gli artisti selezionati (per un progetto dal tutolo Prender-si Cura), dove hanno realizzato con un soggiorno presso le residenze artistiche e produttive del Mattatorio Roma ( curato da I. Mancia ) la propria creatività al servizio della collettività come gesto di diritto alla bellezza,appunto..
Emozioni e forma, senso estetico legati all’arte come “bene sociale”? E’ questo un futuro-scenario dell’arte contemporanea? Ai posteri l’ardua sentenza.

da sinistra: Margherita Guccione, Stefano Collicelli Cagol, Antonio Valentino, Federica Pecci Ruggieri, Umberto Croppi