Francesco Pontelli 

Quello di seguire la numerazione progressiva al fine di comprendere quale potesse  essere la figura finale, era uno dei giochi più classici della Settimana Enigmistica.

Ancora oggi questo settimanale viene indicato come uno degli strumenti più semplici ma efficaci al fine di  affrontare l’avanzare dell’età mantenendo un minimo di brillantezza intellettuale. 

Trasponendo  questa attività intellettuale alla realtà, per comprendere quale  figura scaturisse  dall’ esito delle trattative tra Unione Europea Cina e Stati Uniti , si deve procedere adottando le medesime regole della Settimana enigmistica. 

Quindi,

1. L’Europa è diventata il primo mercato di esportazione delle auto cinesi 

( peraltro prodotte con il 72% dell’energia elettrica proveniente dalle centrali a Carbone [ 1162 in ulteriore crescita ]). 

Un dato che all’interno di una trattativa commerciale dovrebbe fornire un certo potere contrattuale nei confronti del principale fornitore ( La Cina). 

UrsulaVonderLeyen, invece, è tornata dal viaggio della “speranza”  senza avere ottenuto alcun riconoscimento economico e politico da XiJinping.

In considerazione del fatto che l’Unione Europea abbia  importato beni dalla Cina per 519 miliardi di euro, mentre ha esportato verso la Cina per 213,2 miliardi di euro, il mantenimento di questo flusso commerciale genera un deficit commerciale di oltre 300 miliardi di euro , il che rende ancora più inaccettabile l’insuccesso europeo .

Di fronte ad un muro invalicabile politico ed ideologico offerto dalla Cina come logica conseguenza l’istituzione Europea dovrebbe non solo  cercare altri mercati ( soprattutto di fornitura più che di sbocco) , e soprattutto imporre ai prodotti cinesi dei dazi importanti soprattutto nel settore Automotive.

Un primo passo potrebbe essere rappresentato dalla sospensione delle direttive del GreenDeal, in particolare quelle legate alla settore automobilistico , che tanto favoriscono  la produzione cinese di ” autovetture a Carbone ” .

Di certo un deficit commerciale di queste proporzioni non può avere alcuna giustificazione politica ideologica e commerciale che non implichi una compromissione istituzionale Europea.

2. Viceversa , all’interno della negoziazione con  il Presidente Trump , se i dazi al 10% risultavano ancora sostenibili in quanto decisamente inferiori  in rapporto al peso sempre crescente dei costi energetici, ora che sono stati fissati al 15% viene certificata una volta di più la assoluta inconsistenza della Ue .

Un atteggiamento europea che viene certificato da una sorta di sottomissione politica con la sua massima espressione nella decisione 

di avere abbandonato l’idea di una webtax nei confronti della Major statunitensi ( molte con sede in Irlanda) per ingraziarsi gli Usa .

Già questi due primi punti (1e2)  indicano una prossima catastrofe economica e politica, ma se  i due punti proseguendo nel gioco della Settimana Enigmistica venissero uniti alla lettera A B e C , allora il disegno finale apparirebbe nella propria drammatica evidenza. 

A.  In un contesto internazionale  così complesso sia a causa degli scenari bellici ( guerra russo-ucraina  /Israelopalestinese / israeloIraniana e con un nuovo fronte con la Siria) ,

quanto per quelli politici ed economici ( l’instabilità politica di cui i dazi ne sono una espressione ) l’UE nonostante tutto si dimostra di una granitica inconsistenza nella propria cieca  applicazione del Green Deal. 

Un fattore assolutamente anticompetitivo il cui peso aumenta proprio in ragione dei dazi che vengono imposti al sistema economico europeo europeo che invece dovrebbero fare scaturire una politica di riduzione dell’imposizione fiscale specialmente a favore del sistema industriale al quale invece verranno aumentate l’imposizione per trovare nuove risorse finanziarie destinate al RearmEurope. 

E come non bastasse, addirittura si pensa  di anticiparne le date  delle applicazioni di questo delirio ideologico.

B. Non ancora consapevole del disastro che il divieto di vendita e produzione di autovetture a motore endotermico produrrà per intero settore Automotive europeo e per l’occupazione ( 13 milioni) e fissato al 2035 , si ipotizza  ora di anticipare al 2030 l’obbligo di adottare solo autovetture elettriche per l’autonoleggio e le flotte aziendali.

Una strategia che non solo conferma la follia ideologica che alberga nelle stanze dell’Unione , ma che dopo il disastro nelle trattative con la Cina , si trasforma in un vero e proprio suicidio, in quanto si continua a  favorire  l’economia cinese forte del dumping energetico ed ambientale utilizzato per la produzione autovetture elettriche , nonostante il fallimento delle trattative con la stessa Cina. 

Non soddisfatti si intende introdurre per le autovetture con più di 10 anni la revisione annuale che si trasformerà in un ulteriore costo aggiuntivo per le fasce di popolazione meno abbienti.

C. Ultimo ,ma non meno importante,

come se non bastasse l’imposizione dei dazi l’Unione Europea accetta supinamente  l’acquisto dello shale  gas

ad un prezzo non di mercato ma imposto dagli Stati Uniti, boicottando il gas russo come elemento del pacchetto di sanzioni introdotte in funzione di una  opposizione ad un ipotetica invasione fino a Lisbona di Putin .

Come per la Settimana Enigmistica ora  unendo i punti , ed in questo caso anche le lettere , emerge evidente un disegno politico ideologico e sociale di un disastro senza precedenti voluto da una istituzione in completa metastasi.

Se veramente si volesse la sopravvivenza della istituzione europea ma soprattutto del suo  sistema economico e sociale  , si opererebbe in funzione di un immediato azzeramento  dell’intera commissione a causa della propria insostenibile inconsistenza politica economica ed ideologica .