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Come riportato in un precedente articolo (vedi correlati) ieri il Tribunale federale ha disposto un nuovo sorteggio manuale, dopo quello elettronico che lo scorso 23 ottobre aveva assegnato il seggio al Consiglio Nazionale alla candidata PPD Monica Duca Widmer.

Duca Widmer, lo si ricorda, aveva raccolto in votazione l’esatto numero di voti del collega di partito, Marco Romano: 23’979 ciascuno.
Il Tribunale federale è giunto alla sua decisione accogliendo il ricorso presentato da Gianluca Padlina, avvocato di Mendrisio e – in via parziale – il ricorso di Giuseppe Cotti, avvocato di Locarno. Quest’ultimo chiedeva l’annullamento del risultato per il Consiglio nazionale, una nuova elezione, in via subordinata un nuovo conteggio dei voti oppure un nuovo sorteggio manuale.

Per decisione del Tribunale, ora il sorteggio manuale dovrà essere pubblico, eseguito entro martedì prossimo da un membro del Consiglio di Stato o da una sua delegazione (estranea al PPD).
Romano e Duca Widmer dovranno essere presenti, così come i rappresentanti dei partiti.
Come si legge stamani su La Regione, Monica Duca Widmer ha dichiarato : “Dallo spareggio in avanti è stato tutto un percorso molto strano. Ho poco da dire. La decisione del Tribunale federale sarà motivata: in questo momento mi trovo all’estero, aspetto di rientrare per conoscere i dettagli.”
Invece Marco Romano non commenta, optando per un saggio silenzio stampa.

Padlina e Cotti si sono detti soddisfatti. L’avvocato locarnese ritiene che il Tribunale federale abbia riconosciuto che il 23 ottobre non era stata garantita la parità di trattamento, perché un sorteggio computerizzato non poteva garantire ai due candidati di avere ciascuno il 50% delle possibilità di vittoria. Una parzialità tecnica alla quale andava posto rimedio.