Lunedì 28 gennaio un tribunale di New York ha autorizzato le autorità fiscali statunitensi a esigere i dati di tutti i clienti americani di UBS, che avrebbero sfruttato servizi della banca per trasferire i propri capitali in conti correnti aperti presso la banca Wegelin.

A inizio gennaio, la Wegelin aveva patteggiato 57,8 milioni di dollari per chiudere i procedimenti penali avviati a suo carico nel 2012.
L’istituto aveva ammesso il concorso in evasione fiscale da parte di suoi clienti tra il 2002 ed il 2010, per un ammontare complessivo di capitali evasi di 1,2 miliardi di dollari.
Dal momento che Wegelin non dispone di filiali sul territorio americano, per trasferire i capitali dei presunti evasori americani nei propri conti aveva fatto ricorso a un conto di appoggio di UBS.
Una procedura usata anche da due altre banche, delle quali non sono stati resi noti i nomi, con il medesimo obiettivo : ripulire il denaro in uscita dagli Stati Uniti.
Per questo motivo il tribunale di New York ha autorizzato l’Internal Revenue Service a chiedere nuovi dati, dai quali si attendono ulteriori progressi nella lotta all’evasione fiscale.

(Fonte : Valori.it)