COMUNICATO

Come consigliere nazionale leghista e membro del comitato dell’iniziativa popolare ticinese “per l’introduzione di un divieto di dissimulazione del viso nei luoghi pubblici o aperti al pubblico” presieduto da Giorgio Ghiringhelli, saluto con soddisfazione l’approvazione a larga maggioranza da parte del Consiglio nazionale della mozione Fehr “divieto nazionale di mostrarsi a volto coperto” avvenuta in data odierna. Negli scorsi mesi la Camera del popolo aveva peraltro respinto di misura un’iniziativa cantonale di Argovia di tenore simile.

La mozione Fehr http://www.parlament.ch/i/suche/pagine/geschaefte.aspx?gesch_id=20113043, come si legge nella motivazione, è mirata soprattutto ai teppisti ma, evidentemente, riguarda anche il burqa.

Il Consiglio nazionale ha dunque dato un segnale chiaro in merito anche in materia di burqa. Un segnale che dovrebbe – si spera – “ispirare” il Consiglio di Stato ticinese e il Gran Consiglio che ancora devono esprimersi sull’iniziativa popolare “antiburqa”: quest’ultima, sottoscritta da quasi 12mila cittadini (segno che il problema sollevato è reale non un “falso problema”, come vorrebbe qualcuno) dovrà infatti essere sottoposta al giudizio dei votanti entro maggio, anche se finora il CdS non ha ancora redatto il relativo messaggio, come ha lamentato nei giorni scorsi il Comitato promotore.

Lorenzo QuadriConsigliere nazionale
Lega dei Ticinesi