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In data 20 novembre Ticinolive ha pubblicato integralmente un comunicato del PLR nel quale il partito rivendica a sé determinati meriti nella “concretizzazione” della “legge antiburqa” e, specificamente, loda il grande lavoro svolto dalla sua deputata on. Natalia Ferrara Micocci. 

Oggi Giorgio Ghiringhelli ci ha fatto pervenire questo testo (che nella forma si rivolge ai promotori e ai sostenitori dell’iniziativa: “noi”, “nostro”). Lo pubblichiamo per l’interesse generale che esso riveste.

Ghiro xyCome noto domani o dopodomani il Gran Consiglio dovrebbe approvare la nuova legge antiburqa, anzi le due leggi : quella sull’ordine pubblico che contiene un articolo dedicato alla dissimulazione del volto e quella “alla francese”, esclusivamente riservata al divieto di dissimulazione, che la Commissione della legislazione (in particolare la relatrice  Natalia Micocci) ha voluto a tutti i costi elaborare (senza attendere che lo facesse il Consiglio di Stato) e ha voluto a tutti i costi sottoporre al Gran Consiglio in contemporanea con la prima legge.

A prima vista questa fretta non sembrerebbe avere conseguenze negative per noi, e invece sì. Vi spiego il perché.

Se la Commissione si fosse limitata ad esaminare la Legge sull’ordine pubblico il divieto antiburqa in essa contenuto sarebbe entrato in vigore dopo l’approvazione da parte del Gran Consiglio, una volta trascorso il termine di 45 giorni per eventuali referendum.

Ciò però non sarà più possibile, a causa della concomitante prevedibile approvazione della legge antiburqa alla francese, la quale contiene un articolo con il quale si delega al Consiglio di Stato l’allestimento di un Regolamento di applicazione che contenga le direttive su come far applicare il divieto (multe ecc.). Chiaramente la Legge alla francese (ma anche lo specifico articolo della legge sull’ordine pubblico)  non potrà entrare in vigore prima dell’allestimento del Regolamento di applicazione, per il quale occorreranno verosimilmente dei mesi…

Non so se i commissari si siano resi conto dell’effetto concreto della loro fretta a voler presentare contemporaneamente le due leggi. O forse qualcuno/a l’ha pensata bene proprio per rinviare ancora l’entrata in vigore del divieto…

E pensare che proprio un paio di giorni fa il PLR ha emesso un comunicato con il quale – facendo finta che noi non esistiamo e che l’iniziativa antiburqa l’hanno inventata loro – si dice che grazie al PLR (e in particolare a Natalia Micocci) è stata trovata la via per introdurre il divieto di dissimulazione del volto (peccato che a un dibattito televisivo prima della votazione popolare avevamo avuto contro Giovanni Merlini…). A questo punto direi piuttosto che grazie al PLR è stato trovato lo stratagemma per rinviare ulteriormente l’entrata in vigore della legge!

Giorgio Ghiringhelli