jack 200Stavolta me le sento dall’amico Orlando Del Don! Ma avrò anch’io le mie ragioni, immagino. Siamo alla vigilia di una data importante, il 24 gennaio. Domenica l’UDC Ticino eleggerà il suo nuovo presidente. Gabriele Pinoja ha indicato/designato/benedetto il suo successore nella persona di Piero Marchesi (che a me va benissimo, lo voterei senz’altro se avessi diritto di voto). Tutti sembrano/sono d’accordo. Ma in realtà almeno un duro contrasto personale è in atto, fatto di accuse e controaccuse, espulsioni e controespulsioni. UNA persona vuole parlare fuori dal coro: e allora l’attenzione (come lo psicologo laureato Del Don ben sa) si concentra tutta su di lui. In nome del Cielo, perché Ambrosini non deve poter dire la sua? Del Don, scrittore dotato e prolifico, si è espresso decine, centinaia di volte, anche su Ticinolive (e ci siamo onorati della sua collaborazione). Perché Ambrosini non può dire la sua? Oltre tutto, è candidato alla presidenza e il giorno 24 a Sorengo il suo nome andrà in votazione.

Del Don 7(da Facebook)  Athos Ambrosini in questa intervista ha superato se stesso in quanto ad arroganza, insinuazioni calunniose, ignoranza e incompetenza. Egli crede di poter avere così il suo quarto d’ora di gloria con questi attacchi velenosi, denigratori e scomposti all’indirizzo di tutti coloro che gli capitano a tiro, mettendo in tal modo in evidenza la coda di paglia che più macroscopica non potrebbe essere! Evidentemente le mie accuse motivate e documentate nei suoi confronti sono state consegnate a tutti i membri della Direttiva Cantonale (composta da undici membri) che hanno deciso all’unanimità di rispedire ad Ambrosini le sue immotivate e strumentali accuse e richieste e – al contempo – avviare un’inchiesta disciplinare nei suoi confronti! Non ho certo bisogno io qui ora di mettere in piazza le malefatte e le menzogne di Ambrosini essendo ora la Commissione disciplinare incaricata di valutare le gravissime accuse nei suoi confronti. D’altra parte Ambrosini con questa sua ennesima intervista sta dando prova della sua pochezza e della totale incapacità di accettare le regole democratiche, il giudizio autorevole del Comitato cantonale, nonché di far fronte ai suoi problemi e i pareri a lui sgraditi nel rispetto delle regole e del fair play! Cionondimeno, viste le sue velenose insinuazioni e gli attacchi gratuiti alla mia persone voglio precisare che:

1) Ambrosini lo scorso anno ha tentato di farsi rieleggere alla presidenza del distretto in mia assenza (avendo allora postulato anche io la mia candidatura) e questo malgrado i miei ripetuti inviti a voler spostare la data da lui scelta e voluta … evidentemente Ambrosini ha voluto con ciò scongiurare un confronto democratico e onesto. Ne consegue che gli ora non è il presidente legittimo di alcun Distretto UDC e non può quindi rappresentare alcunché malgrado il fatto che egli vada affermando il contrario

2) Ambrosini, contrariamente a quando va ripetendo, non mi ha mai dato alcuna possibilità di difendermi dai suoi attacchi strumentali e pilotati, avendo egli ordito il tutto nel tentativo di liberarsi di me alla vigilia del Congresso del 24 gennaio.

3) Le accuse mossemi da Ambrosini sono state smontate ripetutamente in un fitto scambio di corrispondenza con lui.

4) Quanto riportato sopra fa riferimento unicamente alle sue ridicole e infondate accuse. Le ragioni che mi hanno peraltro determinato a chiedere la sua espulsione dal Partito sono però di ben altra portata e gravità: queste sono state segnalate alla Direttiva del partito e non è certamente questa la sede opportuna per la loro divulgazione … nel rispetto di Ambrosini, mi verrebbe da dire! Accuse queste che Ambrosini conosce avendogliele formulate, da mesi oramai, sia in forma orale che scritta. Detto ciò, Ambrosini ora avrebbe tutto da guadagnare a rimettersi finalmente alla decisione della Commissione disciplinare incaricata che valuterà – al di fuori dai riflettori e dalle sceneggiate circensi che egli sembra invece prediligere – le accuse mossegli … peraltro non solo dal sottoscritto.

Un ultimo appunto a Francesco De Maria che ha voluto questa intervista “farlocca” … mi sarei aspettato da Lei maggiore serietà e professionalità … ma temo che sia tempo sprecato: il pettegolezzo, l’insinuazione gratuita e il gusto per le sceneggiate circensi e teatrali essendo anche per De Maria un elemento al quale difficilmente riesce e distanziarsi … anche a costo di fare del cattivo giornalismo e un servizio pessimo alla democrazia, all’informazione seria e alla politica!

Dr. med. Orlando Del Don