A bulldozer clears mud from the northbound 101 freeway near Montecito after a massive mudslide in Montecito, California, January 10, 2018. Rescuers used dogs and helicopters to search for victims of powerful mudslides which left at least 15 people dead in a southern California community that is also home to major celebrities including Oprah Winfrey. Heavy rains sent rivers of waist-high mud and debris flowing from the hills into Montecito and other towns in Santa Barbara County northwest of Los Angeles, which are still recovering from last month's ferocious wildfires. / AFP PHOTO / Robyn Beck

Dopo un massiccio incendio che il mese scorso ha letteralmente carbonizzato la California del Sud, forti piogge hanno provocato nella stessa zona fiumi di fango lungo le colline che hanno demolito e spazzato via le case in particolare nella comunità di Santa Barbara uccidendo 17 persone.

Le autorità hanno riferito che oltre alle persone morte risulterebbero altri 17 dispersi tra cui alcuni bambini.

La priorità adesso è trovare dei sopravvissuti sotto le tonnellate di fango. Più di 500 soccorritori e 10 cani provenienti anche dalle contee limitrofe sono in azione con l’aiuto di elicotteri considerando le strade bloccate, alberi e linee elettriche abbattuti.

In pochi istanti le piogge hanno causato, durante la notte, una quantità tale di fango impetuoso che è riuscito a spostare auto facendole scomparire e mandandole a sbattere contro le case. Sembrava fosse solo una forte pioggia, raccontano alcuni dei sopravvissuti, ma cinque minuti dopo fango ed acqua hanno svegliato tutti con un forte rumore usando le strade come fossero delle rapide.

È proprio a causa dei recenti incendi che è avvenuto questo fenomeno naturale. Le fiamme difatti distruggendo ettari interi di boschi lungo le colline californiane hanno fatto perdere agli alberi quella funzione protettiva per la terra mutando così la conformazione del terreno e delle radici carbonizzate agevolando l’erosione e dunque le colate di fango e di massi.

Adesso è una corsa contro il tempo. I soccorritori stanno salvando persone disorientate che hanno raggiunto il tetto delle case inondate e stanno perlustrando cumuli di fango per cercare quelle intrappolate. Esemplare il salvataggio di un bambino sommerso sotto 4 metri di fango e di una ragazza di 14 anni che era rimasta intrappolata per ore dopo il crollo della sua casa.

Polemiche sono emerse per la mancata tempestiva evacuazione delle persone. Ancora una volta, però, bisognerebbe prestare più attenzione all’analisi dei rischi ambientali e della conformità del territorio per essere pronti a qualsiasi evenienza.