Il Tram-Treno è un’opera importante in cui le associazioni credono fortemente (titolo originale)

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

L’opposizione delle Associazioni ambientaliste, della quale si è avuta notizia negli scorsi giorni, ha suscitato la dura reazione del consigliere di Stato Claudio Zali. Notevole ed importante anche il commento – improntato alla deplorazione – del direttore del Corriere Fabio Pontiggia.

In sostanza le associazioni dicono: “noi ci crediamo, lo vogliamo, … desideriamo solo migliorarlo”. Altri vedono l’opposizione come una mazzata fatale.

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Le Associazioni ambientaliste sostengono senza titubanze il progetto Tram-Treno, ma desiderano migliorarlo in pochi punti che ritengono essenziali:

1) Riassetto dello snodo di Cavezzolo in modo da favorire lo sviluppo urbanistico del Polo del Vedeggio, permettere il facile inserimento della linea di collina, preservare al meglio il paesaggio.

2) Mantenere in esercizio la linea di collina.
Come si può leggere nel testo dell’opposizione al progetto (si chiama così per legge, ma di fatto è una richiesta di miglioramento del progetto), la proposta del Dipartimento del territorio non rispetta varie importanti regole fissate dalle Leggi, soprattutto relative all’obbligo di coordinare i progetti territoriali (Piano regolatore PR, Piano direttore PD), di ponderare le scelte, di rispettare i vincoli paesaggistici fissati dal PD, di far partecipare i cittadini alle proposte (basi legali contenute nella Legge sulla pianificazione del territorio LPT e la  Legge sullo sviluppo territoriale LST).

Se si fossero rispettate le regole e scelto il dialogo, si sarebbe sicuramente raggiunta una soluzione concordata, perché sul tavolo c’è una buona proposta su cui discutere e c’è la volontà delle Associazioni e dei Comuni di perseguire un risultato positivo. Come si è visto nel caso della linea Bioggio-Manno, la negoziazione condotta con gli agguerriti industriali e gli altrettanto agguerriti giuristi ha portato in breve tempo a una soluzione fattibile, largamente condivisa, migliore di quella iniziale.

Inoltre su questo tema aspettiamo di leggere i contenuti dello studio di fattibilità per il mantenimento della linea promosso dal DT dietro richiesta del Gran Consiglio. Le tre associazione sono tuttora come sempre disponibili per un confronto costruttivo con le autorità competenti.

Bruno Storni; Presidente ATA-Svizzera italiana 
Carlo Lepori; Cittadini per il territorio del Luganese 
Benedetto Antonini; Vicepresidente STAN