Mentre la stampa, fra conferme e smentite, avanza tutte le possibili ipotesi sulla sparizione della piccola Yara, gli inquirenti non lasciano nulla al caso e in mancanza di immagini provenienti dalle videocamere piazzate attorno al punto dove si presume sia scomparsa la tredicenne, che in quel momento non funzionavano, si rivolgono ai satelliti e alla remota possibilità che uno di loro abbia casualmente immortalato qualcosa di utile alle indagini.


La tredicenne sembra dissolta nel nulla.

La realtà é che al momento non vi é nulla di nulla, che purtroppo l’opera dei volontari impegnati nelle ricerche non ha evidenziato il benché minimo indizio e tutte le piste rimangono aperte. Un’operazione a 360° che complica il lavoro delle autorità obbligate a non trascurare nulla, ad ascoltare gli innumerevoli presunti testimoni e a vagliare i loro racconti alla disperata ricerca di quell’ indizio che possa portarli sulla pista giusta.

Se la mancanza di certezze é sconfortante dall’altro lato lascia accesa la speranza che Yara sia ancora viva e magari anche grazie a un colpo di fortuna, possa far rientro in famiglia, certamente provata ma sana e salva.