Pubblicata oggi la seconda parte dei sondaggi realizzati dal settimanale Il Caffé.

Il dato più evidente – sempre considerando che i sondaggi sono solo sondaggi e possono venir smentiti in qualsiasi momento – risulta il forte balzo in avanti dell’ UDC Ticino che passa da un 5,8% di novembre a un 10,3% del dicembre 2010. Probabilmente nel sondaggio pubblicato a novembre non si erano ancora fatti i conti con la campagna, contestata da più parti, dei tre ormai famosissimi topi che ha trovato un seguito con Ronfa i gatt. Chiaro indice che – se riscontrato ad aprile in votazione – indica che le problematiche sollevate preoccupa parecchi ticinesi. Occorre dire che nelle percentuali pubblicate da il Caffé si fa riferimento al Gran consiglio e al netto – nel senso che non sono considerate – le schede senza intestazione che comunque “peserebbero” nella percentuale attribuita ai partiti.

I dati sorprendenti del sondaggio.

Se da un lato appare scontata la progressione de I Verdi del Ticino, vuoi per l’accresciuta sensibilità ambientale della popolazione, vuoi per una gestione efficace del partito, per le grandi capacità comunicative di Sergio Savoia con una presenza mediatica efficace sui temi di attualità, risulta per contro difficile analizzare i dati concernenti PPD e PLRT.

Mal si comprende in effetti come il partito di Giovanni Jelmini – che ha conosciuto una “rinascita” da quando ne ha assunto la Presidenza, profilandosi maggiormente, migliorando la comunicazione e le proposte politiche – possa essere in perdita di consensi. Per contro un PLRT indubbiamente lacerato al suo interno, spesso sulle pagine dei quotidiani più per le polemiche che lo investono che per le reali iniziative politiche (l’eccezione giunge dai Giovani Liberali Radicali sovente più attivi), possa essere in crescita di consensi.

Nel sondaggio poi si evidenzia un certo stagnamento de La Lega dei Ticinesi, saldamente comunque piazzata al terzo posto con una diminuzione rispetto a novembre di un 0,3% che oseremmo definire ininfluente.

Ma allora la domanda: il forte aumento fatto registrare dall’ UDC da dove proviene? Sommando le perdite di Lega e PPD si ottiene uno 0,9% vogliamo aggiungerci anche la flessione registrata dai partiti che nel sondaggio vengono definiti “Altri”? Si raggiunge in questo caso il 2,5%. Possibile che la flessione vada a confluire tutta nell’ UDC e non nei Verdi? Difficile immaginare anche che le flessioni piuttosto marcate di PC e MPS abbraccino i topolini democentristi o forse si? Misteri dei sondaggi o almeno di certi sondaggi. In aprile ne sapremo di più.