Siamo un povero Cantone di ricattati, dove quasi tutti devono qualcosa a qualcuno e dove i media selezionano i propri “eroi” politici e non si accorgono, volutamente, che la gente guarda altrove.

Siamo un povero Cantone di ricattati, dove quasi tutti devono qualcosa a qualcuno e dove si continua a parlare di “coerenza politica”, come se l’esperienza del “68 avesse fatto miracoli. A proposito: dove sono finiti oggi in Ticino tutti i sessantottini “di punta” di allora?

Io rivendico la mia “incoerenza” politica di fronte ad una società che cambia!
Siamo in un povero Cantone di ricattati, dove quasi tutti devono qualcosa a qualcuno e dove si continua a parlare di sinistra e destra, volutamente, quando invece il problema di chi, dopo anni di studi non trova un posto di lavoro in Ticino, non è né di destra né di sinistra. Ma lo capite questo, firme eccelse (si fa per dire) del giornalismo ticinese?

Siamo in un povero Cantone di ricattati, dove chi pretende di fare informazione non sa distinguere le informazioni utili dalle info – sciocchezze.
Siamo in un povero Cantone di ricattati, dove quasi tutti devono qualcosa a qualcuno e dove se i risultati delle votazioni non vanno come vogliono i partiti storici, allora “ la gente ha votato per paura, … ha votato di pancia, … non ha capito…”, e avanti con queste sciocchezze.

Il rispetto della volontà popolare e della capacità di discernimento no eh?
Siamo un povero Cantone di ricattati, dove quasi tutti devono qualcosa a qualcuno e dove salvare i posti di lavoro o battersi contro la chiusura delle Officine di Bellinzona deve essere per forza una prerogativa di “sinistra” e dove gli atri sono visti come gli utili idioti che “non capiscono” il discorso politico e la vera posta in gioco. Difatti.

Siamo un povero Cantone di ricattati, dove quasi tutti devono qualcosa a qualcuno e dove c’è chi, a parole, dice di difendere i posti di lavoro in Ticino (sindacati in testa) ma allo stesso tempo favorisce l’aumento del personale frontaliero (che non ha colpe), con ancora il sostegno delle solite firme eccelse (si fa per dire) del giornalismo nostrano.

Siamo un povero Cantone di ricattati, dove quasi tutti devono qualcosa a qualcuno e dove quando non si hanno più argomenti politici validi per contrastare le denuncie e le rivendicazioni di chi “non è allineato”, si passa all’attacco personale per poi lamentarsi se questo viene fatto nei propri confronti. Complimenti per la stupidità!

Siamo un povero Cantone di ricattati, dove ………
Siamo un povero Cantone di ricattati, dove quasi tutti devono qualcosa a qualcuno ma anche dove, per sfortuna loro, arriverà il mese d’aprile del 2011.

Donatello Poggi – Lega dei Ticinesi