Parlando di fronte alla Commissione bancaria del Senato, Ben Bernanke, presidente della banca centrale americana, ha dichiarato martedì che un rialzo durevole del prezzo del petrolio e delle altre materie prime potrebbe minacciare la ripresa economica e la stabilità dei prezzi. Inoltre questo aumento potrebbe causare un’accelerazione leggera e temporanea dell’inflazione a livello dei consumatori. Il rischio di deflazione è invece inesistente.
“Questa prospettiva è conforme alle previsioni dei membri del Comitato pubblico della politica monetaria della Federal Reserve e della maggior parte degli analisti di società private – ha aggiunto Bernanke.
Dopo essere rimasto stabile due giorni a seguito delle rassicurazioni dall’Arabia Saudita, questa mattina il greggio è tornato a salire, senza comunque raggiungere i livelli della scorsa settimana. Il contratto di riferimento sul Brent è salito di oltre 2 dollari fino a un massimo di 114,19 dollari al barile.