Il 21 marzo scorso Wayne Sapp, un pastore della Florida, aveva dato alle fiamme il Corano dopo un vero e proprio processo in cui il libro sacro dell’Islam era stato giudicato “colpevole” di crimini contro l’umanità.
Ad aiutare Sapp nella sua messa in scena, che si è svolta di fronte a una ventina di persone c’era il reverendo evangelico Terry Jones, diventato famoso nel settembre 2010 perchè voleva bruciare il Corano per celebrare l’anniversario dell’11 settembre. Dopo molte condanne e la pressione del governo, Jones aveva deciso di rinunciare ai suoi propositi.
La notizia del processo e del rogo del Corano si è rapidamente diffusa, giungendo sino in Medio Oriente e scatenando rabbia e desiderio di vendetta. In Afghanistan venti dipendenti stranieri della sede delle Nazioni Unite sono stati uccisi nella città di Mazar al Sharif. Due di loro sono stati uccisi per decapitazione.
Centinaia di persone sono scese in strada anche nelle città di Herat e di Kabul. I manifestanti hanno bruciato bandiere americane e ineggiato sologan contro gli Stati Uniti.