Il comitato che ha coordinato la raccolta firma “Cervi e cinghiali: che disastro!” a nome di FEDERVITI e Unione contadini ticinesi, ringrazia i più di novemila cittadini che hanno firmato la petizione. Il comitato ha preso atto con soddisfazione dell’esito ottenuto in Gran Consiglio, il quale ha evaso la raccolta firme con le seguenti considerazioni:
“…quanto è stato fatto dopo la presentazione della petizione sia per il momento sufficiente e soprattutto coincide con quanto richiesto dalla petizione. Si propone quindi di archiviare la petizione, chiedendo però nel contempo al Consiglio di Stato di continuare ad occuparsi di questo tema in via prioritaria.”
Ricordiamo le richieste della petizione:
“Chiediamo quindi al CdS e al Gran Consiglio che si affronti la situazione affermando il dovuto rispetto per, le persone, i prodotti dell’agricoltura, la proprietà dei privati e per gli animali stessi. In particolare:
• Promuovendo una politica preventiva che eviti brutture paesaggistiche per proteggere le colture;
• Favorendo e semplificando il prelievo venatorio nei periodi previsti così da riportare queste popolazioni a entità numericamente sopportabili e commisurate al nostro territorio;
• Creando percorsi sicuri lungo le vie di comunicazione maggiormente a rischio;
• Recuperando e curando il territorio che all’infuori dalle colture agricole e dei giardini è lasciato all’incuria, impegnandosi nella creazione di habitat (ad es. selve castanili) quali zone ideali allo sverno di questi animali;
• Favorendo il recupero di territorio agricolo che indirettamente permette di sopportare meglio la presenza di ungulati, evitando una loro dannosa concentrazione.È indispensabile che il fondovalle e le colture agricole ridiventino, per gli ungulati, spazio unicamente di transito e di collegamento e non più spazio di permanenza.”
Il comitato ringrazia per la considerazione ottenuta presso le autorità e continuerà a seguire la problematica ungulati forte del peso politico raggiunto.
A questo proposito il comitato chiede al lodevole Consiglio di Stato di attivare l’Ufficio caccia e pesca e la guardiacampicoltura per prevenire i danni sul fondovalle e le colline.
Sta per iniziare la germogliazione delle vite e d’altri tipi di colture e danni della selvaggina a questo fragile stadio di vegetazione compromettono l’annata e possono rappresentare in breve tempo quantitativi ingenti.
In un secondo tempo il comitato cercherà di fare in modo che la discussione prossimamente intavolate per definire il regolamento della caccia settembrina portino ad una situazione chiara e semplice per i cacciatori così da rendere efficace il prelievo ed evitare numerose auto denunce.
Per il Comitato: Rudy Studer
Cleto Ferrari