Al via a Milano l’udienza del processo ‘Ruby’ che vede il premier imputato di prostituzione minorile e concussione. Il processo e’ durato pochi minuti ed e’ stato subito rinviato al 31 maggio. La giovane marocchina non sara’ parte civile, perche’ – ha spiegato l’avvocato Paola Boccardi – ritiene di “non aver subito alcun danno dalle sue frequentazioni ad Arcore” e “afferma di non aver avuto rapporti sessuali col premier”; “L’unico danno che ha subito e’ a livello mediatico, un danno all’immagine che si portera’ sulle spalle per lungo tempo ma per cui non e’ possibile chiedere un risarcimento in questo processo”.
Anche la funzionaria di polizia Giorgia Iafrate, che si trovava in Questura la notte della telefonata di Berlusconi, non si costituira’ parte civile.
Silvio Berlusconi, come previsto, non e’ presente ed e’ stato dichiarato contumace. Il suo legale, Giorgio Perroni ha sottolineato come l’assenza sia dovuta a “ragioni istituzionali” e dato il consenso all’avvio dell’udienza senza sollevare quindi legittimo impedimento. In aula, per l’accusa, i pm Ilda Boccassini e Antonio Sangermano.
Berlusconi e’ accusato di aver avuto rapporti sessuali con Ruby quando la giovane era ancora minorenne, tra il febbraio e il maggio 2010 e di aver fatto pressioni sulla questura per rilasciare la giovane marocchina nella notte tra il 27 e il 28 maggio dell’anno scorso e per farla affidare alla consigliera regionale Nicole Minetti.(agi)