L’Unione europea ha rifiutato giovedì di integrare Bulgaria e Romania nello Spazio Schengen, malgrado rispondano alle condizioni necessarie all’adesione. I deputati europei a Strasburgo ritengono che entrambi i paesi debbano ancora aumentare le misure nella lotta all’immigrazione clandestina.

Il ministro olandese per l’Immigrazione Gerd Leers ha chiesto il rinvio della decisione, argomentando che è troppo presto per decidere al riguardo. Ha inoltre chiesto l’attuazione immediata delle riforme giudiziarie in Romania e in Bulgaria.
Un nuovo esame della domanda d’adesione si terrà a settembre.

La Grecia è attualmente uno dei principali punti d’accesso per gli immigrati clandestini provenienti dall’est del continente e diretti nei paesi dell’UE.
Nel suo rapporto al Parlamento europeo, il deputato Carlo Coelho ha sottolineato la necessità di riconoscere che per l’immigrazione clandestina è sin troppo facile passare dalle frontiere della Bulgaria, della Grecia e della Turchia.
Secondo Coelho, quando la Bulgaria entrerà nello Spazio Schengen sarà imperativo per il suo governo adottare un piano d’azione concordato con Ankara ed Atene per il controllo delle frontiere. Il deputato ha inoltre deplorato che Bulgaria e Romania non vengano interamente considerate nazioni europee e ha raccomandato di non farne due ostaggi dei discorsi populisti.